venerdì, 20 Settembre, 2024
Turismo

Giubileo 2025 e Olimpiadi Milano-Cortina 2026, rischio overbooking

Unioncamere-Isnart: i grandi eventi e le aspettative

In Italia nel 2023, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, sono state registrate 852 milioni di presenze turistiche, 41% delle quali rappresentate da millennial (28-42 anni) che si confermano componente principale della domanda. Le presenze hanno premiato principalmente città d’arte e cultura (40,4%), mare (26,6%) e montagna (16,6%).
L’Osservatorio ha inoltre misurato l’evoluzione delle principali motivazioni di viaggio nel periodo 2012-2023: il trend di crescita vede la cultura confermarsi per il secondo anno al 1° posto (era 7°), l’enogastronomia passare dall’11° al 5° posto e gli eventi, passati dal 19° al 12° posto, capaci di attrarre oramai il 6,5% dei flussi turistici, in particolare nel target alto spendente.

Attesi milioni di turisti

Non è dunque un caso che anche le previsioni per il Giubileo del prossimo anno e le Olimpiadi invernali del 2026 confermino in pieno questo trend. Per il Giubileo, sono previsti 35 milioni di arrivi turistici che genereranno 105 milioni di presenze, con un raddoppio atteso dei flussi per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro. Per le Olimpiadi Milano-Cortina, sono previsti 513mila arrivi, +34% rispetto allo stesso periodo del 2023, per 1,8 milioni di presenze ed una spesa turistica di 281 milioni di euro. Secondo le stime Isnart (su dati Istat, Location Intelligence ed AirDna) per entrambi gli eventi emerge un rischio overbooking: molto elevato per il Giubileo, in considerazione dei 400 mila posti letto di attuale capacità ricettiva che già oggi presentano un tasso di occupazione medio annuale del 66%; probabile per Milano-Cortina, considerati gli attuali 250 mila posti letto con un tasso di occupazione medio nel periodo del 63%, parzialmente mitigato dal fatto che le maggiori presenze si distribuiranno in un territorio più ampio.

Le percezioni dei due eventi

Quanto alle previsioni riguardo i due eventi, i differenziali tra percezioni positive e negative sembrano indicare tra le priorità di intervento per entrambe le destinazioni quelle legate a inquinamento, sicurezza, qualità delle informazioni e rapporto tra costo e qualità dei servizi. “Dobbiamo guardare ai due grandi eventi con attenzione e senso di responsabilità, perché saranno una grande occasione di visibilità per il Paese. Le nostre previsioni mostrano in entrambi i casi un forte rischio di overbooking, con una capacità ricettiva probabilmente insufficiente a far fronte al numero consistente di turisti attesi”, dice il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che aggiunge: “quasi 1 milione e 146mila entrate di personale programmate nel 2023, il 47,7% era difficile da reperire, nel 31,7% dei casi per mancanza di candidati. Il turismo è uno di quei settori in cui la difficoltà a trovare candidati è diventata quasi di tipo strutturale, considerando che la quota della difficoltà di reperimento nel 2019 era al 24,6%, inferiore quindi alla media 26,4%”.

Gli occhi del mondo sull’Italia

“Nei prossimi due anni, gli occhi di tutto il mondo saranno posati sul nostro Paese. Abbiamo un’opportunità straordinaria per favorire lo sviluppo delle nostre filiere turistiche puntando sull’ottimizzazione delle soluzioni, sulla qualità dell’offerta, sulla sostenibilità, sulla digitalizzazione e sulla maturazione delle competenze” ha ribadito la presidente di Isnart Loretta Credaro. Dalla loro indagine, infatti, svolta anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, emerge “un quadro confortante sui fattori con cui i rispettivi sistemi turistici si avvicinano ai due appuntamenti. La Capitale conserva il suo punto di forza di straordinario attrattore culturale complessivo (95%) e nei confronti del turismo internazionale.” La “destinazione integrata” Milano-Cortina, insieme ai comuni di Anterselva, Assago, Bormio, Livigno, Predazzo, Rho, Tesero e Verona, esprime anch’essa livelli di attrattività complessiva estremamente elevati (95%), con alti livelli di apprezzamento relativi alla tutela e valorizzazione di beni e attività culturali.

Industria turistica al top

In questo quadro il contributo dell’industria turistica all’economia e all’occupazione si conferma fondamentale. Ne è un indicatore l’andamento del numero di imprese attive nel turismo rispetto al resto dell’economia, dal quale emerge una straordinaria resilienza delle prime, cresciute nel periodo 2012/2023 del 11,7%, laddove le seconde sono diminuite del 4,2%. Quella dell’ospitalità si conferma, quindi, una filiera strategica e vitale per il sistema Paese, avendo dimostrato una notevole capacità di reazione allo shock della pandemia. Un settore che ha svolto anche un significativo ruolo di tenuta sociale, sostenendo la crescita dell’occupazione femminile (+1,8% le imprese guidate da donne nel 2023) e quella delle imprese a titolarità estera (+62,4% le aziende aperte da stranieri), fasce tradizionalmente più svantaggiate nell’accesso al mercato del lavoro.

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