mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Panucci: dall’UE serve una risposta forte e non convenzionale. La direttrice Confindustria: ora sostegni concreti a imprese e lavoratori

“L’esito del vertice europeo dà un’immagine negativa dell’Europa perché sottovaluta l’impatto di uno shock simmetrico sull’economia Ue e, in un momento drammatico, non fornisce le risposte adeguate ai cittadini che chiedono protezione”. Così il Direttore Generale Marcella Panucci che sollecita una reazione dell’Europa unita incisiva, un piano di sostegni economici forte e non convenzionale. “L’augurio è che le conclusioni del Consiglio europeo approvate ieri, che danno ben 14 giorni di tempo per trovare una soluzione, portino tutti a meditare sull’effetto di un mancato accordo. È importante reagire in modo coerente con la situazione drammatica in cui ci troviamo, mettendo in campo un piano d’azione forte e non convenzionale”.

La Panucci rilancia l’idea di una Europa coesa, solidale e consapevole della gravità della situazione che rischia di essere il banco di prova della stessa sopravvivenza dell’alleanza europea.

“Nessun paese è in grado di farcela da solo, per questo è fondamentale che l’Europa agisca in maniera compatta e coordinata”, sottolinea il Direttore Generale di Confindustria nell’elencare i dati negativi dell’economia italiana, “Solo in Italia, l’Istat parla del 56% di imprese chiuse, a cui dobbiamo aggiungere quelle che hanno fortemente rallentato la produzione o che hanno chiuso volontariamente, quindi non incluse nell’elenco dei codici Ateco definito dal Mise. Questi numeri ci dicono che avremo delle perdite nell’ordine di 100 mld al mese e noi abbiamo stimato in maniera prudente un impatto sul Pil pari -6% nel 2020, se il 90% delle produzioni riprendono a fine maggio. Altrimenti sarà anche peggio.

Oggi il termine del lockdown è al 3 aprile, ma per quella data non possiamo sapere quale sarà la situazione in termini di diffusione dell’epidemia. Se fosse necessario prorogare il blocco, le conseguenze non sarebbero facilmente reversibili perché, fermando la capacità produttiva italiana, il rischio è di perderla definitivamente”.

Per Marcella Panucci, è necessario agire con rapidità, con obiettivi chiari e concreti.
“Occorre quindi intervenire a sostegno delle imprese e dei lavoratori con misure urgenti e importanti anche in termini di risorse”, sollecita la direttrice di Confindustria, “Non sappiamo dire quale debba essere l’entità dell’intervento perché prima dobbiamo definire le misure di cui c’è bisogno e, solo dopo, quantificarle. Per farlo dobbiamo lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Non è il momento di fare i conti con la finanza pubblica, come noi stessi abbiamo sempre fatto, peraltro”. Per evitare che sulla crisi si allunghi l’ombra pesantissima della recessione per Marcella Panucci, è importate definire le priorità d’intervento.

“Vanno previste prima di tutto azioni molto forti a sostegno della liquidità delle imprese”, elenca il Direttore Generale di Confindustria, “Quindi bene la cassa integrazione, anche se va semplificata e anticipata dall’Inps. Bene le sospensioni fiscali – anche se troppo limitate – ma vanno estese a tutte le imprese che stanno subendo il lockdown e per tutta la durata dell’emergenza. Ma soprattutto ci vogliono interventi sul credito, con un grande fondo di garanzia che consenta alle imprese l’accesso ai finanziamenti, da restituire in 30 anni. Si tratta”, osserva Marcella Panucci, “di un vero e proprio prestito di guerra diluito su un arco temporale molto lungo.

I lavoratori e gli imprenditori stanno facendo qualcosa di straordinario. Li ringraziamo”, conclude la direttrice di Confindustria, “perché consentono a noi cittadini di avere accesso ai beni e ai servizi essenziali”.

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