sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

Nato, fondo di 100 mld per Kyiv. Mosca arruola 300 mila soldati

Generali ucraini: pressione russa sempre più forte

Se l’offensiva russa dovesse farsi più pressante le linee ucraine potrebbero crollare. Non lo scrivono le diverse intelligence, non lo dicono i russi, ma gli stessi militari ucraini a Jamie Dettmer giornalista di Politico. Grazie ai continui attacchi i russi sono in grado di “penetrare la linea del fronte e di distruggerla in alcuni punti”. Difficoltà confermate anche dal Presidente Volodymyr Zelensky che oltre a decretare l’abbassamento dell’età per il reclutamento da 27 a 25 anni, continua a chiedere aiuti ai paesi occidentali e soprattutto missili Patriots per la difesa aerea. I militari che hanno fatto la rivelazione a Politico sostengono che ora è anche troppo tardi per rimediare. “Non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie serie in grado di compensare la grande massa di truppe che la Russia probabilmente scaglierà contro di noi. Non disponiamo di queste tecnologie e anche l’Occidente non le possiede in numero sufficiente”. E l’unica cosa che potrebbe fare la differenza è l’abnegazione degli ucraini, come è stato in questi anni, ma questo significa morti e ancora morti.

Aiuti militari inutili

Quanto agli aiuti i militari ucraini osservano gli intervistati da Politico, “spesso semplicemente non riceviamo i sistemi d’arma nel momento in cui ne abbiamo bisogno, arrivano quando non sono più rilevanti. Ogni arma ha il suo momento giusto. Gli F-16 erano necessari nel 2023, non saranno adatti per il 2024”. I russi, spiegano, studiano e adattano gli attacchi volta per volta. “Negli ultimi mesi abbiamo iniziato a notare missili lanciati dai russi da Dzhankoy, nel nord della Crimea, ma senza testate esplosive. Non riuscivamo a capire cosa stessero facendo, e poi lo abbiamo capito. Stanno effettuando delle misurazioni” per massimizzare l’area che possono coprire per colpire gli F-16, tenendoli lontani dalle linee del fronte e dagli hub logistici russi. I militari ucraini arrivano al dunque quando rivelano che c’è bisogno di uomini. Che significa, di ragazzi da mandare nei campi di battaglia. Giovani pronti a morire. Questa è la guerra. E oggi l’Ucraina non ha abbastanza uomini in prima linea e questo aggrava il problema dello scarso sostegno occidentale. Zelensky ha anche ripetuto che la Russia si sta preparando a mobilitare 300mila soldati in più dall’1 giugno e da Mosca fanno sapere che centinaia di migliaia di giovani vogliono arruolarsi dopo l’attentato al Crocus.

La Nato e i 100 miliardi di euro

Ieri è arrivato l’appello del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha chiesto “più aiuti a Kiev e più rapidamente” e ha confermato che i ministri degli Esteri dell’Alleanza riuniti discuteranno di un fondo da 100 miliardi e una struttura di coordinamento: “dobbiamo affidarci meno ai contributi volontari e più agli impegni dell’Alleanza, meno alle offerte a breve termine e più agli impegni pluriennali. Mosca deve capire che non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia”. “Sono lieto che gli alleati continuino a fornire armi, munizioni ed equipaggiamento – ha aggiunto Stoltenberg -. Ma l’Ucraina ha esigenze urgenti. Qualsiasi ritardo nel fornire supporto ha conseguenze sul campo di battaglia, quindi dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno. Questa riunione ministeriale getterà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington. Gli alleati della Nato forniscono il 99% di tutto il supporto militare all’Ucraina, quindi fare di più nell’ambito della Nato renderebbe i nostri sforzi più efficienti ed efficaci.”

In Cina Blinken e Lavrov

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov oggi incontrerà a Mosca gli ambasciatori di oltre 70 Paesi. Argomento, il conflitto in Ucraina. Mentre è stato annunciato un viaggio in Cina nel breve futuro. La Cina sta attendendo anche il Segretario di Stato americanoAntony Blinken. L’altro ieri c’è stata una telefonata tra i presidenti Biden e Xi ed è probabile che si sia aperto un canale di trattative per avviare trattative ad alto livello tra superpotenze per mettere fine alla guerra russo-ucraina.

Strage di Mosca

Le tracce dell’attacco terroristico alla Crocus City Hall di Mosca portano ai servizi speciali ucraini. Questa volta loha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev. “Stanno cercando di imporci la teoria secondo cui l’atto terroristico non è stato commesso dal regime di Kiev, ma da sostenitori dell’ideologia islamica radicale, forse membri del ramo afghano dell’Isis”, ha affermato, ma “a noi interessa chi è la mente e lo sponsor di questo orribile crimine”. Patrushev ha aggiunto che l’ambasciata ucraina a Dushanbe, capitale del Tajikistan, sta reclutando mercenari per prendere parte alle ostilità contro la Russia.

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