domenica, 29 Settembre, 2024
Esteri

Gaza, Padre Asad: “Mangiamo cibi scaduti. Un chilo di carne costa 100 dollari”

Migliaia di malati e feriti della Striscia senza cure,.Altre armi Usa a Tel Aviv

Padre Yusuf Asad, viceparroco della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, intervistato da Vatican news dice di vivere asserragliato con 550 persone della comunità cristiana nella parrocchia, da oltre sei mesi, va nel concreto e racconta: “manchiamo di tutto.” “I prezzi delle poche cose che ancora riusciamo a trovare sono alle stelle: un chilo di pomodori arriva a 100 shekel (circa 28 euro), il diesel per far funzionare i generatori di corrente costa 1200 shekel per 16 litri (circa 340 euro). Un chilo di carne costa 100 dollari.

Mangiamo qualsiasi cosa riusciamo a trovare, anche se si tratta di generi alimentari ormai scaduti.” Nella Striscia “non c’è più nessun luogo sicuro”, racconta che i malati non possono ricevere cure e si riesce a cucinare del cibo al massimo tre volte a settimana. “Il Santo Padre”, rivela Padre Asad, “ci telefona e ci conforta ogni sera.” “Cristo è risorto – conclude padre Asad – e noi risorgeremo con lui.”

Feriti e malati non curati

Nella Striscia oltre alla preoccupazione per gli aiuti umanitari c’è ora anche il problema dei feriti e malati: circa 9.000 pazienti devono essere evacuati urgentemente per cure, poichè nel territorio palestinese sono rimasti solo 10 ospedali, tutti operanti al minimo. Prima della guerra ne erano attivi 36. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Oms ha affermato che finora “più di 3.400 pazienti sono stati trasferiti all’estero via Rafah, inclusi 2.198 feriti e 1.215 malati”. “Ma molti altri devono essere evacuati. Esortiamo Israele ad accelerare le approvazioni per le evacuazioni, in modo che i pazienti più gravi possano essere curati. Ogni momento conta.”

Colpito veicolo Onu

Ma la guerra è sorda e ieri, come aveva preannunciato il ministro della Difesa israeliano, ci sono stati dei raid lungo la frontiera con il Libano. Un drone ha anche colpito un veicolo militare delle forze di pace dell’Onu che viaggiava vicino Rmeish. Il bombardamento, le cui responsabilità sono ancora tutte da accertare, come confermato dalla missione dei Caschi Blu Unifil a guida italiana, ha provocato il ferimento di quattro osservatori, non in pericolo di vita, della missione di supervisione della tregua (Untso) mentre stavano pattugliando a piedi lungo la Blue Line. “Prendere di mira i peacekeeper è inaccettabile“, ha aggiunto Unifil. L’Idf ha smentito di essere stato l’artefice del lancio del drone.

La coscrizione per gli ortodossi

Quanto alle trattative di pace, che ormai aprono e chiudono da più di tre mesi, Hamas ha ribadito il suo rifiuto di ogni accordo sugli ostaggi senza “una completa fine dell’aggressione, il ritorno degli sfollati e il completo ritiro dalla Striscia, la fine dell’assedio, l’apertura dei valichi e l’arrivo degli aiuti”. Hamas ha anche detto che l’obiettivo finale è la creazione di uno stato palestinese con Gerusalemme capitale. La delegazione israeliana, con il placet di Netanyahu, ha proposto di riprogrammare i colloqui per lunedì riconoscendo che la tempistica è complicata dalla scadenza del 31 marzo che il governo israeliano deve affrontare per progettare una nuova legge che regoli la coscrizione per gli ebrei ultra-ortodossi, a lungo esentati dal servizio militare obbligatorio.

Gli Usa armano Israele

Durante la sua visita a Washington di questa settimana il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha sollevato la possibilità di istituire una forza militare multinazionale con truppe provenienti da paesi arabi per potenziare la legge e l’ordine nella Striscia di Gaza e scortare i convogli di aiuti umanitari oltre che la creazione di una zona cuscinetto che limiterebbe del 16% la Striscia.Intanto il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato la consegna di nuove bombe e aerei da guerra a Israele nonostante la spaccatura con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Le fonti spiegano che il nuovo pacchetto di aiuti militari prevede la consegna di oltre duemila bombe e 25 caccia F35. In particolare, gli Stati Uniti consegneranno 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre, ovvero 900 chilogrammi, e 500 bombe MK82 da 500 libbre, 225 chilogrammi.

Normale di Pisa sconcerta gli “Amici”

Episodio disorientante alla Normale di Pisa; dopo l’università di Torino, anche l’istituto toscano riconsidera il bando Maeci Italia-Israele. La richiesta è stata fatta dagli studenti e approvata a maggioranza dalle componenti del Senato accademico. Ma l’Associazione degli Amici della Scuola Normale Superiore, in un comunicato, rende noto che “numerosi membri dell’Associazione hanno tutti espresso il loro sconcerto e molti la loro contrarietà alla richiesta di riconsiderazione del Bando ritenendo che istituzioni universitarie come la Normale debbano piuttosto, nel rispetto delle opinioni dei singoli, preoccuparsi di valorizzare sempre la scienza, la cultura e l’arte come elementi di dialogo e di raccordo universale. L’Associazione ha chiesto al Direttore della Scuola di rendere note al Senato accademico queste considerazioni.”

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