Nonostante il 2023 abbia portato con sé una serie di sfide economiche, tra cui alti tassi di interesse e un’inflazione media annua elevata, il settore assicurativo italiano ha dimostrato una notevole resilienza. In particolare, secondo i dati dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), la raccolta premi nei rami Danni e Vita ha registrato performance di crescita rilevanti, segnando rispettivamente un aumento del 7,7% e del 9,2%. Questi dati positivi non solo confermano la solidità del settore assicurativo italiano, ma evidenziano anche la fiducia delle famiglie e delle imprese nel rivolgersi alle assicurazioni per proteggersi contro gli eventi avversi e per gestire i propri risparmi attraverso forme di investimento sicure.
La raccolta premi complessiva nel 2023 ha sfiorato i 145 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente. Però si è osservato un andamento contrastante nei due principali comparti, con una crescita nel settore Danni del 6,6% e un calo più contenuto nel comparto Vita del 3,5%.
Settore Vita
Il settore Vita rimane un pilastro importante dell’impiego del risparmio gestito, rappresentando circa il 14% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane. Nonostante la diminuzione complessiva dei premi, i contratti tradizionali di ramo Vita hanno registrato un aumento del 9,2%, evidenziando la preferenza dei risparmiatori per forme di investimento che garantiscono la protezione del capitale investito. Al contrario, i premi delle polizze Unit-Linked e di capitalizzazione hanno registrato un calo significativo nel 2023, a causa della volatilità dei mercati finanziari che ha scoraggiato gli investitori in un momento di incertezza.
Nel comparto Danni, la crescita è stata trainata principalmente dall’aumento dei premi nel ramo R.C. Auto (+4,3%) e in altri rami come Incendio, Malattia e Corpi veicoli terrestri. Anche qui si è osservato un aumento complessivo dei premi, evidenziando la crescente consapevolezza degli italiani nell’assicurare i rischi personali e patrimoniali.
Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia hanno contribuito in modo significativo alla crescita della raccolta premi, registrando un aumento del 14,2% nel comparto Danni e una diminuzione del 7,2% nel comparto Vita.