Una nave cisterna turca di proprietà di una compagnia privata ha intrapreso una missione umanitaria al largo della Tunisia, salvando 139 migranti su una barca che affondava. Durante il viaggio verso Malta, l’equipaggio di una petroliera ha ricevuto una chiamata di soccorso urgente e ha rapidamente cambiato la rotta per aiutare la nave dei rifugiati. Una volta giunto sul posto, l’equipaggio ha avviato un’operazione di salvataggio, evacuando con successo i 139 migranti a bordo della nave e fornendo loro assistenza alimentare essenziale. Nel frattempo, la guardia costiera tunisina ha recuperato i corpi di cinque migranti al largo delle coste del Paese, ha riferito la guardia nazionale, portando il bilancio delle vittime in una settimana a undici migranti.
Operazioni di soccorso
In un comunicato la Guardia Nazionale della Tunisia ha anche affermato che le autorità marittime hanno salvato 1.178 immigrati privi di documenti al largo delle coste orientali e hanno sventato 28 tentativi di traversata marittima illegale verso l’Italia. Le guardie marittime hanno intercettato navi al largo della costa della provincia di Sfax, salvando 1.160 immigrati dall’Africa sub-sahariana e 18 tunisini. Durante le operazioni sono stati inoltre recuperati due corpi. Le autorità hanno inoltre sequestrato 15 imbarcazioni e arrestato nove persone. Le misure contro gli immigrati verranno adottate dopo aver consultato la procura. Situata nel Mediterraneo centrale, la Tunisia è uno dei principali punti di accesso all’Europa utilizzato dagli immigrati privi di documenti.