Una nuova analisi condotta dal Centro studi di Unimpresa ha fornito una visione dettagliata della situazione economica italiana nel 2023, rivelando un panorama variegato e, in alcuni casi, sorprendente. I dati relativi all’Iva del 2023 hanno evidenziato un quadro in cui il Sud e le Isole si distinguono per performance positive, mentre il Nord Est mostra segni di difficoltà. Secondo i risultati dell’analisi, su un totale di 20 regioni italiane, cinque hanno registrato un andamento negativo nell’anno precedente. Tra le 15 regioni con segno positivo, il Mezzogiorno ha ottenuto i risultati più significativi: Molise (+14%), Sicilia (+12%), Campania (+7%), Calabria (+6%), Puglia (+4%) e Basilicata (+3%).
Valle d’Aosta e Piemonte sono state le regioni settentrionali che hanno tenuto alta la bandiera del Nord, registrando aumenti rispettivamente del 10% e del 6%. Al contrario, Lombardia, Lazio e Liguria hanno mostrato performance negative, con risultati economici inferiori all’8%.
L’importanza del Sud
Il Presidente di Unimpresa Giovanna Ferrara, ha commentato i numeri sottolineando l’importanza dei territori meridionali per l’economia italiana. Ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel favorire la coesione tra le varie realtà italiane e nel garantire lo sviluppo economico complessivo del Paese. L’analisi del Centro studi di Unimpresa si basa sulle statistiche dell’imponibile Iva, considerate un valido indicatore dello stato di salute dell’economia. Le cinque regioni con risultati negativi rappresentano circa il 41% del prodotto interno lordo nazionale, mentre le 15 regioni con risultati positivi contribuiscono al restante 59%.
Le regioni meridionali e insulari si distinguono per i risultati positivi nella fatturazione elettronica, con il Molise in testa alla classifica con un aumento del 13,9%. Anche Valle d’Aosta e Piemonte hanno ottenuto buoni risultati, con aumenti rispettivamente del 9,9% e del 6,4%. In generale, il Nord Ovest rappresenta il 33,3% del pil, seguito dal Nord Est con il 23,3%, il Centro con il 21,2%, il Sud con il 15,2% e le Isole con il 6,9%. Mentre il Molise contribuisce solo allo 0,4% del pil nazionale, la Sicilia rappresenta il 5%, confermando il ruolo significativo del Sud nell’economia del Paese.