lunedì, 1 Luglio, 2024
Società

Fosse Ardeatine, l’omaggio di Mattarella alle 335 vittime

80 anni dall'eccidio nazista

Era il 24 marzo 1944 quando le truppe di occupazioni tedesche, come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, trucidarono a Roma 335 tra antifascisti, militari, civili ed ebrei. Una vera tragedia nota come l’eccidio delle Fosse Ardeatine, antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quale luogo dell’esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi. Un dramma, questo, che rimane un simbolo indelebile nella storia italiana, una testimonianza del coraggio e del sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà e la dignità umana.

E ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato tra gli altri dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, dai Presidenti delle Camere, La Russa e Fontana, dal Presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera, ha partecipato alla cerimonia commemorativa dell’80° anniversario. Qui ha deposto una corona sulla lapide che ricorda i caduti e ha reso omaggio, all’interno del Mausoleo Ardeatino, alle vittime dell’eccidio. Qui il Capo dello Stato è stato salutato con grande affetto da parte dei cittadini presenti alla celebrazione, che lo hanno ringraziato “per quanto fa per il popolo italiano”.

La lettura dei nomi

Durante la cerimonia, è stato fatto un toccante omaggio ai martiri dell’eccidio con la lettura di tutti i nomi delle 335 vittime, successivamente si è tenuta una preghiera cattolica officiata da Monsignor Sergio Siddi, cappellano militare, seguita da una preghiera ebraica guidata da Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma.

Presente, in via Ardeatina, anche il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri che, in merito all’eccidio, ha parlato di un crimine drammatico contro l’umanità: “Abbiamo il dovere di ricordare quanto avvenne 80 anni fa e di onorare la memoria delle vittime, non solo romane, ma provenienti da tante altre città”. Al fianco del primo cittadino, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che ha paragonato la strage di 80 anni fa a quanto sta accadendo oggi nel mondo: “Quella cava è l’esempio di come quelle mostruosità inghiottano gli esseri umani, così come oggi muoiono tanti civili e ostaggi innocenti sia nel conflitto tra Israele e Palestina sia in quello in Ucraina. Noi viviamo in un momento in cui il multilateralismo sembra avere difficoltà. Dopo gli orrori della seconda guerra mondiale pensavamo di avere costruito un mondo che ruotava, anche per quanto riguarda i percorsi di pace, intorno alle Nazioni Unite, che invece oggi hanno un grande limite”.

Preghiera per le vittime

Tramite i social, Il Presidente della Camera Fontana ha chiesto “una preghiera per le 335 vittime della ferocia nazifascista”. “A 80 anni dal massacro le ferite bruciano ancora e il proliferare di iniziative aiuta a ricordare che Roma è stata e resterà Città aperta e antifascista” le parole di Andrea Catarci, Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti. Secondo il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma l’eccidio delle Fosse Ardeatine “rappresenta una pagina drammatica e dolorosa della storia del nostro Paese. Abbiamo il dovere di non dimenticare un evento che ha segnato profondamente la nostra nazione”.

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