Nella giornata di mercoledì Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve, ha tenuto un importante intervento sottolineando la prospettiva della Fed riguardo all’inflazione e alla crescita economica degli Stati Uniti. Nonostante i recenti indicatori di un’inflazione persistente, Powell ha chiarito che la Fed continua sulla via di una graduale riduzione delle pressioni inflazionistiche nel paese. La Fed mantiene il corso previsto di tre riduzioni del tasso di interesse nel corso dell’anno, mantenendo così la prospettiva di un’ulteriore crescita economica. Nonostante la stabilità dei tassi di interesse, la Fed ha rivisto al rialzo le previsioni economiche per il 2023, suggerendo un aumento del PIL al 2,1%, superando le stime a lungo termine e migliorando notevolmente la precedente previsione dell’1,4% di dicembre. L’attuale tasso di disoccupazione, previsto rimanere vicino al 4% fino al 2024, e l’inflazione, stimata chiudere l’anno al 2,6%, indicano un rallentamento, seppur graduale, dell’aumento dei prezzi. Nonostante i dati recenti possano suggerire cautela, la Fed auspica un “atterraggio morbido” dal picco inflazionistico post-pandemico. Jerome Powell ha ribadito che l’attuazione dei futuri tagli dipenderà dalla crescente fiducia nella discesa dell’inflazione verso il target del 2% della Fed, anche in un contesto di economia che supera le aspettative. Sebbene l’inflazione iniziale dell’anno sia stata descritta come “elevata”, questo non ha alterato la visione complessiva di un trend decrescente verso il 2%.
L’importanza dei report
Durante la conferenza stampa, Powell ha sottolineato che i recenti dati non hanno rafforzato la certezza di una continua riduzione dell’inflazione, confermando l’importanza dei prossimi report sull’inflazione per verificare un reale allentamento delle pressioni sui prezzi.