L’Amministrazione Biden ha concluso un accordo storico con Intel per fornire supporto finanziario fino a 8,5 miliardi di dollari e prestiti per 11 miliardi di dollari, mirati alla realizzazione di impianti di produzione di microchip in quattro stati americani chiave: Arizona, Ohio, New Mexico e Oregon. Questa mossa, annunciata dal Presidente Joe Biden durante una visita al campus di Intel a Chandler, Arizona, rappresenta un passo significativo verso l’obiettivo di ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalla produzione estera di microchip avanzati. Il Presidente Biden ha sottolineato l’importanza di aumentare la consapevolezza pubblica sulle politiche economiche del suo governo, evidenziando il potenziale sostegno che potrebbe ottenere se le persone comprendessero appieno le implicazioni delle sue azioni. Il Segretario al Commercio Gina Raimondo ha enfatizzato che questo accordo consentirà agli Stati Uniti di produrre il 20% dei chip più avanzati del mondo entro il 2030, rivoluzionando il settore manifatturiero e migliorando la sicurezza nazionale.
Il finanziamento per Intel proviene in parte dal CHIPS and Science Act bipartitico del 2022, promosso dall’amministrazione Biden come risposta alle crescenti preoccupazioni sulla dipendenza asiatica dei chip e il rischio di recessione economica interna. Questa mossa è stata accelerata dalle crescenti tensioni tra Cina e Taiwan, che detiene una quota significativa della produzione mondiale di microchip.
L’elogio
Il senatore dell’Ohio Sherrod Brown, democratico in corsa per la rielezione, ha elogiato l’accordo per il suo potenziale di creare migliaia di posti di lavoro nello stato, che diventerà un leader nella produzione di semiconduttori. L’Ohio, tradizionalmente repubblicano, ha votato per Trump nelle ultime due elezioni presidenziali, ma Brown spera che questa iniziativa possa aiutare a garantire il suo successo elettorale contro il repubblicano Bernie Moreno, sostenuto dall’ex presidente.
