Dopo un lungo periodo di sospensione, hanno ripreso i lavori nell’emiciclo vanvitelliano, noto anche come ex Caserma Pollio, destinato a diventare la nuova sede dell’Archivio di Stato di Caserta. Questa importante svolta è stata possibile grazie all’impulso del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e della Direzione generale Archivi, confermando l’intenzione di considerare il trasferimento dei depositi archivistici come temporaneo, in attesa del completamento dei lavori nella nuova struttura di fronte alla Reggia.
I locali, una volta adibiti alle stalle e all’acquartieramento delle truppe borboniche, saranno riadattati per accogliere depositi archivistici e uffici, trasformandosi in un luogo di aggregazione per tutta la cittadinanza.
I lavori, partiti con il completamento delle facciate, si concentreranno ora sulla ristrutturazione del piano seminterrato, che ospiterà i compattatori meccanici per l’archiviazione fisica dei documenti. Contestualmente, verrà realizzato il locale destinato alle centrali tecnologiche.
Valorizzazione del patrimonio culturale
Il Ministro Sangiuliano ha sottolineato l’importanza di questo intervento nel contesto più ampio del piano di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, mirando non solo a tutelare e conservare un patrimonio storico prezioso, ma anche rendendolo più accessibile al pubblico per scopi di studio e ricerca. Una volta completati i lavori nell’emiciclo vanvitelliano, previsti per aprile 2025, l’Archivio di Stato di Caserta sarà tra i più grandi d’Italia, con una superficie adeguata anche a ospitare i versamenti degli uffici statali della città e della provincia di Caserta. Questo progetto delineerà il futuro della memoria storica del territorio.
Per quanto riguarda gli spazi interni destinati all’Archivio all’interno della Reggia, i lavori di restauro e adeguamento funzionale riprenderanno ad aprile, dopo una sospensione durata diversi mesi, per concludersi entro l’autunno prossimo. È stato anche aggiudicato il progetto per l’adeguamento antincendio, dimostrando un impegno costante da parte dell’Amministrazione nel restituire questi spazi alla loro originaria funzione culturale ed educativa.