Atterrato a Miami, domenica, un volo con decine di cittadini statunitensi in fuga dalla spirale di violenza delle bande ad Haiti. Lo hanno comunicato funzionari del Dipartimento di Stato americano. Oltre 30 cittadini statunitensi erano a bordo del volo noleggiato dal governo. L’aereo è giunto all’aeroporto internazionale di Miami dopo che l’ambasciata americana a Port-au-Prince ha esortato i cittadini statunitensi a partire “il più presto possibile” a causa del caos che ha colpito Haiti.
Avlot Quessa, un passeggero che risiede a Boston, era stato ad Haiti il mese scorso per visitare sua madre, in un viaggio che avrebbe dovuto durare una settimana. “È semplicemente terribile… La sofferenza, puoi solo immaginarla – ha dichiarato Quessa al Miami Herald -. Haiti è la mia patria ed è molto stressante vedere la mia terra attraversare questo atto di violenza e distruzione… e loro sono i nostri vicini”.
Aeroporto chiuso
L’aeroporto principale di Haiti, Port-au-Prince, rimane ancora chiuso a causa degli attacchi delle bande che hanno colpito il Paese nelle ultime settimane, portando molte persone sull’orlo della carestia.
Durante il fine settimana, il governo ha denunciato il saccheggio, mentre la situazione si aggravava, delle forniture umanitarie. Il Dipartimento di Stato ha annunciato sabato che offrirà voli noleggiati limitati per i cittadini americani dalla meno caotica città settentrionale di Cap-Haïtien. Gli ufficiali hanno specificato di non poter garantire il trasporto via terra fino a Cap-Haïtien e che i cittadini statunitensi dovrebbero prendere in considerazione tali voli.