martedì, 19 Novembre, 2024
Esteri

Giudice di New York rinvia il processo penale a Trump fino a metà aprile

Il processo penale contro l’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per iniziare a New York il 25 marzo, è stato posticipato fino a metà aprile. Il giudice di Manhattan, Juan Manuel Merchan, ha accettato un ritardo di 30 giorni a partire da venerdì, fissando un’udienza per il 25 marzo, dopo che gli avvocati di Trump hanno lamentato di aver ricevuto solo di recente oltre 100.000 pagine di documenti da un’indagine federale precedente sulla questione. Questo, sostengono, avrebbe ostacolato la loro capacità di preparare una difesa adeguata. L’inizio del processo era originariamente previsto per il 25 marzo, ma ora si prevede che non possa iniziare prima del 15 aprile. Gli avvocati di Trump hanno richiesto una proroga di tre mesi e l’archiviazione del caso. In una dichiarazione rilasciata venerdì, la campagna di Trump ha ribadito che il caso “non ha alcuna base legale o fattuale e dovrebbe essere archiviato”.

In una lettera indirizzata ai pubblici ministeri di Manhattan e alla squadra di difesa di Trump, il giudice Merchan ha espresso il suo interesse nel valutare chi, se qualcuno, è colpevole per la tardiva produzione dei documenti, se ciò ha danneggiato entrambe le parti e se sono giustificate eventuali sanzioni.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il Pentagono invia 500 missili intercettori a Kiev per difendersi dai droni russi

Giuseppe Lavitola

Iran: occhio per occhio? Il mondo è in attesa

Enzo Cartellino

Trump afferma che, se perdesse le elezioni di novembre, tra quattro anni non si ricandiderà

Chiara Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.