mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Giovani

Marche: al via il bando per rafforzare le filiere produttive

Rinnovare e rafforzare le filiere produttive regionali, oltre che fornire ai giovani spazi dove condividere le proprie competenze, le proprie idee fino a trasformarle in nuove realtà imprenditoriali. Sono questi i risultati attesi da un intervento previsto dal PR FESR 2021-27, oggetto di un bando in uscita, provvisto di una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro. Le risorse disponibili sono destinate a sostenere l’avvio o il potenziamento di infrastrutture locali rivolte a promuovere ed accompagnare la generazione di nuove iniziative imprenditoriali o di lavoro autonomo ad alto contenuto di competenza innovativa e creativa, offrendo ai giovani, in particolare, una prospettiva che possa evitarne la migrazione verso regioni italiane ed europee più competitive. “Si tratta di un’iniziativa che vuole ‘scovare’ e valorizzare le energie positive sparse sul territorio per rigenerare il nostro tessuto imprenditoriale in una società in continuo cambiamento”, afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Maria Antonini.

Giovani, diplomati e laureati

“E’ un’occasione per i giovani, diplomati o laureati, e per tutte le altre persone interessate a valorizzare le loro competenze in campo industriale, artigianale o nei servizi e tradurle in nuove iniziative individuali o in società. Si potranno sperimentare sia nuovi prodotti e servizi improntati ai nuovi concetti di sostenibilità e di benessere, o improntati a nuovi approcci legati ai più avanzati sviluppi delle tecnologie digitali e alle soluzioni creative, sia nuovi modelli di business e di accostamento al mercato. Non perseguiamo solo l’obiettivo della competitività e dell’innovazione ma anche quello di rivitalizzare il territorio anche nei piccoli centri, favorendo la contaminazione tra competenze tradizionali e competenze innovative, tra esperienze mature e nuove visioni di imprenditorialità”, continua l’assessore.

Ampliare le strutture

La Regione Marche sosterrà sia gli investimenti materiali e immateriali per realizzare o migliorare e ampliare le strutture, con le loro dotazioni tecniche e funzionali, sia l’avvio delle attività e dei servizi, la comunicazione, la gestione. Le strutture potranno avere diverse caratterizzazioni: coworking, hub tecnologico, fablab, spazio creativo, laboratorio aperto, business factory, incubatore/acceleratore. Il contributo erogato sarà del 50% sia per gli investimenti che per l’avvio al funzionamento, con una leggera maggiorazione per gli investimenti nelle aree di crisi rientranti nella carta degli aiuti dell’Unione Europea, dove saranno del 55%. Possono partecipare al bando imprese e soggetti di diritto privato quali associazioni, fondazioni o consorzi. I Comuni e gli altri enti pubblici potranno mettere a disposizione spazi e strutture con contratti di lunga durata, senza ricevere contributi.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

A Riad incontro Italia-Arabia Saudita per una partnership nel settore minerario

Valerio Servillo

Bankitalia, Visco: “Carta della stabilità per investimenti sostenibili”

Angelica Bianco

Il Piano energetico del Veneto: impatto economico di quasi 20 miliardi

Chiara Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.