giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Laser anti-droni lowcost: ogni colpo 13 dollari invece di 2 milioni  

Presentata nel Regno Unito

Questa settimana il Regno Unito ha presentato una nuova arma laser che, secondo i vertici militari britannici, potrebbe fornire una difesa missilistica o aerea letale a circa 13 dollari a colpo, risparmiando potenzialmente decine di milioni di dollari sul costo degli intercettori missilistici che svolgono ora lo stesso lavoro.

Il video appena pubblicato, relativo al test di quello che il Ministero della Difesa del Regno Unito chiama DragonFire, mostra un sistema d’arma ad energia diretta dal laser (LDEW) che – secondo il ministero – colpisce efficacemente un bersaglio aereo, durante una manifestazione di gennaio in Scozia.

“È un potenziale punto di svolta per la difesa aerea”, è il commento che accompagna il video che mostra un raggio laser luminoso mentre squarcia il cielo notturno su un poligono di tiro nel remoto arcipelago delle Ebridi, creando una palla di luce che colpisce il suo bersaglio.

Il Ministero della Difesa afferma che il DragonFire può colpire con precisione un bersaglio piccolo come una moneta “a lungo raggio”, ma non ha fornito ulteriori dettagli. La portata esatta dell’arma resta riservata, per ovvie ragioni di sicurezza. Il raggio laser può tagliare il metallo “portando a cedimenti strutturali o risultati di maggiore impatto se la testata viene presa di mira”, afferma la dichiarazione ufficiale del Ministero della Difesa britannico.

Sempre fonti britanniche sostengono che elimini anche i suoi obiettivi con una spesa infinitesimale rispetto a quanto costano gli attuali missili di difesa aerea.

Il Ministero della Difesa ha quantificato la spesa per sparare un raggio laser di 10 secondi in circa 13 dollari. Al contrario, lo Standard Missile-2 utilizzato dalla Marina degli Stati Uniti per la difesa aerea costa più di 2 milioni di dollari al colpo.

“Ha il potenziale per essere un’alternativa a lungo termine e a basso costo per alcuni compiti che i missili attualmente svolgono”, afferma la dichiarazione del Ministero della Difesa britannico.

Negli ultimi anni il costo dei missili di difesa aerea è diventato un argomento scottante negli ambienti della difesa, poiché i droni a basso costo hanno dimostrato la loro efficacia sui campi di battaglia in Ucraina e negli attacchi dei ribelli Houthi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

Gli analisti si sono chiesti per quanto tempo gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro partner avrebbero potuto continuare a utilizzare missili multimilionari contro i droni Houthi che in alcuni casi possono essere acquistati per meno di 100.000 dollari. Questo nuovo sistema d’arma sembra essere la risposta a tale quesito.

Nel frattempo i costosi sistemi di difesa aerea degli alleati occidentali sono risultati cruciali per la capacità dell’Ucraina di difendersi dagli attacchi di missili e droni russi.

“I droni e i razzi a basso costo hanno spostato il calcolo economico dell’attacco e della difesa a favore di coloro che utilizzano grandi quantità di sistemi e munizioni senza pilota a basso costo per sopraffare le difese aeree e missilistiche più sofisticate”, ha affermato James Black, vicedirettore della difesa e della sicurezza per il Ministero della Difesa del Regno Unito, aggiungendo: “Il think tank RAND Europe ha commentato che DragonFire potrebbe aiutare a riportare questo calcolo a favore del Regno Unito”.

“Questo tipo di armi all’avanguardia hanno il potenziale per rivoluzionare il campo di battaglia riducendo la dipendenza da munizioni costose”, ha dichiarato a gennaio il segretario alla Difesa britannico, Grant Shapp dopo il test di DragonFire che  è frutto della cooperazione tra Defense Science and Technology Laboratory (Dstl), per conto del Ministero della Difesa del Regno Unito ed i suoi partner industriali MBDA (Francia), Leonardo (Italia) e QinetiQ (Regno Unito).

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