Rallentare il processo di invecchiamento attraverso comportamenti e stili di vita consapevoli e creare le condizioni affinché la popolazione possa invecchiare in maniera sana sono i temi al centro della giornata del 22 marzo del Milan Longevity Summit, l’evento, aperto a tutti che, dal 14 al 27 marzo riunisce a Milano oltre 60 esperti da tutto il mondo per riscrivere il manifesto della longevità attraverso una nuova consapevolezza politica, sociale e amministrativa. “Il cambiamento epidemiologico ha comportato e comporterà una progressiva emersione di alcuni fenomeni clinici, quali la multimorbidità e la sarcopenia, ma soprattutto un graduale aumento di interesse e attenzione nei confronti del concetto di fragilità, definita come sindrome medica con molteplici cause e fattori contribuenti, caratterizzata da una compromissione della funzione motoria e fisiologica, diminuzione della forza e della resistenza che aumentano la vulnerabilità dell’individuo allo sviluppo di un maggiore livello di dipendenza e rischio di morte”, spiega il Prof. Antonio Spanevello, Coordinatore dei Dipartimenti di Ricerca e Clinico Assistenziali degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, che affronterà questi temi durante il convegno Bringing healthier aging to all che si terrà il prossimo 22 marzo, alle ore 14.30 al MEET Theater di viale Vittorio Veneto, 2 a Milano nel corso del Milan Longevity Summit.
Un fenomeno clinico prevalente
Oggi la fragilità rappresenta un fenomeno clinico di elevata prevalenza, con 6 soggetti adulti su 10 che mostrano almeno una parziale compromissione delle funzioni. In soggetti con patologie croniche questa prevalenza è ben più elevata, influenzandone tanto la gestione clinica quanto la prognosi. Tramite il ricorso a interventi multidimensionali strutturati (medico, nutrizionale, riabilitativo, psicologico), però, è possibile modularla e ridurne l’impatto sugli eventi clinici. Focus di interesse è in particolare la stretta connessione tra livello di fragilità e necessità riabilitative motorie e cardiorespiratorie nonché il nesso tra fattori di fragilità e risposta alle cure farmacologiche e riabilitative”. Questi importanti concetti saranno la base razionale del primo Master di II livello “Prevenzione, cura e riabilitazione del paziente fragile” che l’IRCCS Maugeri svilupperà con l’Università degli Studi di Pavia, mettendo a disposizione degli studenti la potenzialità clinica e scientifica nel settore. Un approccio olistico che consideri il benessere del corpo indistintamente da quello della mente può contare oggi soluzioni tecnologiche basate sull’Intelligenza Artificiale.