giovedì, 19 Dicembre, 2024
Esteri

Netanyahu respinge le critiche di Biden secondo cui sta “danneggiando Israele”

In un’intervista esclusiva con MSNBC, il presidente Joe Biden ha espresso apertamente il suo disappunto per il disprezzo dimostrato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu verso “vite innocenti”, affermando che tale atteggiamento sta danneggiando Israele più che aiutarlo. Biden ha chiarito che un’eventuale invasione terrestre di Rafah da parte di Israele rappresenterebbe una linea rossa da non oltrepassare. Pur ribadendo il sostegno degli Stati Uniti a Israele, Biden ha sottolineato che Netanyahu non può permettere ulteriori perdite umane tra i palestinesi, facendo riferimento alle vittime già avvenute durante il conflitto. Il presidente americano ha espresso il suo desiderio di vedere un cessate il fuoco, auspicando che possa essere raggiunto prima del Ramadan. Ha concluso affermando che non si arrenderà nella ricerca di una soluzione pacifica al conflitto. Le dichiarazioni di Biden hanno suscitato una risposta immediata da parte di Netanyahu, che ha difeso le sue politiche sostenendo di avere il sostegno della “stragrande maggioranza” degli israeliani. In risposta alle critiche del presidente americano, Netanyahu ha ribadito la sua convinzione che la sua politica sia in linea con il sentire della popolazione israeliana e che questa non danneggi gli interessi del Paese.

Insicurezza alimentare

Nel frattempo, mentre milioni di musulmani iniziano il digiuno durante il mese sacro del Ramadan, molti residenti di Gaza lottano contro l’insicurezza alimentare e la malnutrizione, ostacolando la loro capacità di osservare il digiuno in modo equilibrato. Gli Stati Uniti hanno annunciato di voler aumentare gli aiuti umanitari ai palestinesi, proponendo di sviluppare un corridoio marittimo. A tal fine, è stata inviata una nave militare dalla Virginia per iniziare la costruzione di un molo galleggiante al largo di Gaza. Tuttavia, il piano degli Stati Uniti è stato criticato da agenzie umanitarie, che ritengono che l’invio di aiuti via mare e via aria sia insufficiente per soddisfare i bisogni della popolazione di Gaza, stimata in circa 2,2 milioni di abitanti. Secondo il Ministero della Sanità, il bilancio delle vittime a Gaza ha superato quota 31.000, con almeno 25 persone morte di fame. L’esercito israeliano ha riportato la morte di almeno 247 soldati dall’inizio dell’invasione di terra di Gaza, alimentando ulteriormente le tensioni in una regione già martoriata dal conflitto.

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