Con l’avvicinarsi della primavera, mentre le persone si preparano per le giornate soleggiate all’aperto, i dermatologi stanno sensibilizzando il pubblico su una condizione cutanea meno conosciuta ma importante: la dermatite da fotocontatto.
Questa condizione, che può manifestarsi sotto forma di eruzioni cutanee pruriginose o scottature solari sulle aree del corpo toccate dal succo di agrumi, è spesso trascurata ma può causare notevoli disagi. In alcuni casi più gravi, può portare alla formazione di vesciche che richiedono un intervento al pronto soccorso.
La dermatite da fotocontatto può essere scatenata non solo dal contatto con agrumi come i lime, ma anche da altri fattori che rendono la pelle più sensibile alla luce solare. Questi includono alcuni prodotti per la cura della pelle, farmaci e persino piante.
Il dottor Brandon Adler, assistente professore di dermatologia presso la Keck School of Medicine dell’Università della California del Sud, ha sottolineato che questa condizione può colpire chiunque, indipendentemente dal colore della pelle. “Molte persone erroneamente credono che solo gli individui con pelle più chiara sviluppino sensibilità al sole, ma questo è chiaramente falso”, ha affermato. Il dottor Adler ha anche evidenziato che manipolare gli agrumi prima dell’esposizione al sole può essere un fattore di rischio significativo. La dottoressa Melissa Piliang, dermatologa della Cleveland Clinic, ha confermato questa osservazione, notando che ogni estate si trova ad affrontare alcuni pazienti con dermatite da fotocontatto, spesso associata alla manipolazione di agrumi come lime.
Tuttavia, non sono solo gli agrumi a causare questa reazione cutanea. La dottoressa Piliang ha citato anche altre fonti comuni di dermatite da fotocontatto, come la manipolazione del sedano, il taglio degli alberi di fico o il contatto con piante come panace o erba di San Giovanni.
