sabato, 22 Febbraio, 2025
Esteri

Mitch McConnell non sarà leader dei repubblicani al Senato

McConnell ha dichiarato che porterà ha termine il suo mandato da senatore, che scadrà nel 2027, ma lascerà il ruolo di leader dei repubblicani al Senato, che ricopre dal 2007, dopo le elezioni di novembre. Nel suo discorso ha sottolineato come le sue posizioni sulla politica estera si siano ormai allontanate troppo da quelle del partito, che ormai è sotto il saldo controllo di Donald Trump. McConnell è infatti un sostenitore degli aiuti militari all’Ucraina, contrariamente ai repubblicani che appartengono alla corrente MAGA, legata a Trump, che ritengono che troppi soldi siano stati spesi per una guerra che non riguarda gli americani.

Sulla sua scelta ha pesato anche il rapporto complicato con l’ex presidente Trump; McConnell si è sempre detto scettico sulle ipotesi di brogli elettorali alle elezioni del 2020 sostenute ormai da una larga parte dei politici repubblicani e ha votato per la certificazione dei risultati elettorali nel famoso 6 gennaio degli assalti a Capitol Hill. La decisone non arriva come una sorpresa anche a causa delle condizioni di salute non ottimali di McConnell, il quale nel corso del 2023, durante alcune conferenze stampa, è stato vittima di episodi di afasia, interrompendosi a metà discorso e rimanendo bloccato per svariati secondi.

La carriera di McConnell

Mitch McConnell, nato a Sheffield (Alabama) nel 1942, è senatore senior del Kentucky dal 1985, Stato in cui si è trasferito con la famiglia quando aveva otto anni. È laureato in legge e scienze politiche. Da giovane fu sostenitore del movimento per i diritti civili di Martin Luther King e nel 1963 partecipò alla marcia su Washington per il lavoro e la libertà, durante la quale il reverendo King tenne il suo famoso discorso “I have a dream”.

A inizio carriera McConnell era considerato un repubblicano pragmatico e moderato, ma negli anni le sue posizioni si sono spostate a destra. Nel corso della sua carriera McConnell si è distinto per le sue manovre di ostruzione delle proposte di riforma democratiche. Ha avuto anche un ruolo importante nell’aumentare l’importanza del lobbying nella politica americana.  Lui ha dichiarato di “avere ancora abbastanza benzina nel serbatoio per deludere completamente i miei critici, e intendo continuare a farlo con tutto l’entusiasmo a cui li ho abituati”. Mitch McConnell ha espresso il suo sostegno a Donald Trump per la campagna presidenziale del 2024.

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