Sabato mattina, durante la seconda tappa del tour ‘Donne per Biden-Harris’ a Tucson, la First Lady Jill Biden è stata interrotta ripetutamente da manifestanti filo-palestinesi mentre teneva un discorso di soli 14 minuti. Uno dei manifestanti ha urlato “È un genocidio, Jill!” mentre veniva scortato fuori dal luogo della manifestazione dalla sicurezza. Il focus principale del discorso della First Lady avrebbe dovuto essere sulle questioni delle donne, compreso il diritto all’aborto, un tema che potrebbe essere oggetto di votazione in Arizona a novembre. Tuttavia, i manifestanti hanno interrotto il discorso fin dai primi secondi, portando la First Lady a spiegare brevemente che doveva concludere il suo intervento in fretta a causa di “tempeste di vento in Nevada che influenzavano il suo viaggio”. Kaliana Venet, trentaquattrenne attivista dell’Arizona Palestine Solidarity Alliance, una delle organizzazioni dietro i disordini a Tucson, ha criticato la First Lady per non aver affrontato adeguatamente le questioni riguardanti le donne, sottolineando la situazione difficile delle donne a Gaza.
La pianificazione
Il tour ‘Donne per Biden-Harris’ della First Lady è stato pianificato per coinvolgere elettori chiave, specialmente i giovani, ma ha incontrato ostacoli a causa delle proteste filo-palestinesi. Il presidente Joe Biden ha anche affrontato simili manifestazioni durante i suoi eventi pubblici, spingendo il suo team ad adottare misure di sicurezza aggiuntive per proteggerlo. La Casa Bianca non ha ancora rivelato pubblicamente i luoghi specifici delle prossime tappe del tour della First Lady, ma si sta adoperando per garantire che gli eventi si svolgano senza intoppi.