Si conferma in costante crescita l’attività del personale ispettivo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, comprensivo dei militari dei Nuclei di tutela lavoro (Nil) e degli ispettori Inps e Inail. Nel corso del 2023 sono stati recuperati oltre un miliardo di contributi e premi a favore dei lavoratori, a fronte di più di 100 mila controlli effettuati in aziende di ogni dimensione e settore merceologico. Nel dettaglio, i controlli avviati nel 2023 risultano superiori dell’11% rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente (111.281, a fronte dei 100.192 del 2022). Grazie all’efficacia della programmazione è stato individuato un maggior numero di aziende non in regola con la normativa vigente. Sono stati accertati, infatti, illeciti nei confronti di 59.445 aziende, con un tasso di irregolarità pari al 74% e conseguente incremento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (72%). Ma il dato sicuramente più rilevante del 2023 riguarda l’incremento delle forze ispettive, sia amministrative che tecniche, destinate a rafforzare l’indispensabile attività di vigilanza in ogni luogo di lavoro, il cui contingente alla data del 31 dicembre 2023, è pari a 4.768 unità (+19% rispetto al 2022).
Contrastare gli illeciti
Nel corso dell’anno sono stati impiegati 3.222 ispettori civili dell’Inl ( tra cui 877 tecnici), 828 ispettori dell’Inps, 200 ispettori dell’Inail e 518 militari dell’Arma. Il report dell’attività di vigilanza svolta nel 2023 è stato illustrato dal direttore Inl, Paolo Pennesi, nel corso della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza. A presentare le linee programmatiche per il 2024 è stato il direttore della Direzione Centrale Vigilanza e sicurezza del lavoro, Aniello Pisanti, che ha sottolineato come le priorità del programma trovino fondamento principalmente nel Piano nazionale di contrasto al sommerso e nell’esigenza di intensificare gli interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo prioritario dell’Inl, è stato ribadito, resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socioeconomico che danno vita a forme di economia sommersa. Gli interventi ispettivi previsti per l’anno 2024 sono, pertanto, principalmente rivolti al contrasto dei fenomeni di irregolarità in materia di lavoro e legislazione sociale di più grave allarme sociale.