Una maggiore sicurezza e assicurare un ambiente rispettoso per tutti gli utenti. Con questo spirito si è tenuta ieri la discussione generale alla Camera sul disegno di legge sul nuovo Codice della Strada, proposto dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. L’obiettivo è quello di ridurre al massimo quei numeri impietosi che parlano di qualcosa come 165mila incidenti solo nel 2022 con la morte di 3.200 persone. Le principali novità sono state elencate ieri dal deputato della Lega Riccardo Augusto Marchetti, nel corso del suo intervento a Montecitorio. Chiaramente le nuove regole puntano a mettere fine alle condotte pericolose e per questo saranno introdotte sanzioni più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, così come per chi fa uso del cellulare mentre è al volante. Inoltre, il nuovo Codice prevede importanti cambiamenti riguardanti l’utilizzo degli autovelox che non saranno più utilizzati esclusivamente per fini di lucro, ma saranno regolamentati a livello nazionale per garantire una maggiore trasparenza e giustizia nelle multe emesse. Un’altra novità riguarda l’accesso dei motocicli alle autostrade. Con il nuovo Codice, i conducenti maggiorenni potranno circolare con motocicli a partire dai 120 centimetri cubici, offrendo una maggiore libertà di movimento e facilitando gli spostamenti su lunghe tratte.
Benessere degli animali
Il Codice della Strada non trascura neanche il benessere degli animali: saranno introdotte severe pene per chi abbandona gli animali lungo le strade, promuovendo così una maggiore sensibilità verso il rispetto degli esseri viventi. Particolare attenzione è stata riservata agli utenti più vulnerabili, come i motociclisti, con misure specifiche volte a garantire la loro sicurezza sulle strade. Inoltre sono previste disposizioni speciali ai semafori e agli incroci per agevolare la mobilità delle persone con disabilità, assicurando loro un accesso più sicuro e agevole alle strade e ai trasporti pubblici.
Emendamenti
Tra le novità, ieri il Partito democratico ha proposto un emendamento approvato dalla Commissione nel percorso di modifica del Codice della Strada per aggiornare le modalità di controllo dell’udito nel corso del rilascio o rinnovo patente con l’introduzione di un meccanismo di controllo strumentale, andando a modificare una norma del 1959, relativa al controllo dell’udito già previsto e obbligatorio per legge. Questo permetterà, a costo zero, di fare una campagna di screening nazionale che può aiutare ad individuare precocemente i fenomeni di ipoacusia, migliorando la presa in carico e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini. “La sordità è una pandemia silenziosa”, le parole della Vicepresidente del Gruppo Pd Valentina Ghio e della Deputata dem della commissione Affari sociali Ilenia Malavasi. “Si tratta di una patologia con due picchi di insorgenza, uno in età pediatrica (ma qui lo screening neonatale esiste ed è previsto nei Lea) e in età anziana. Tutti corriamo il rischio di avere ricadute sull’udito nell’arco della nostra vita. è una pandemia silenziosa”.
Pd critico
Ma al Pd, in generale, il nuovo Codice della Strada non piace e lo reputa inadeguato. A parlarne è il Capogruppo in commissione Trasporti alla Camera Anthony Barbagallo: “‘Nuovo’ è solo nel titolo perché le norme introdotte restano ancorate all’impostazione del secolo scorso come a proposito dell’uso della tecnologia per i controlli e per la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti. Ed ancora, la riforma non prende in considerazione la velocità che è e rimane la prima causa di morti per incidenti. Questo è un Codice che focalizza l’attenzione sui veicoli a motore e tralascia la ciclabilità e la sostenibilità”. Per colui che è anche Segretario del Pd Sicilia c’è un accanimento del governo contro i giovani e i neo patentati e la totale assenza normativa sulle patenti per gli ultra ottantacinquenni “verso i quali sarebbe utile, a nostro giudizio, inserire una prova pratica per il rinnovo”. “Sul tema della guida con lo smartphone solo grazie a un nostro emendamento è stata inserita tra le ragioni che porteranno alla sospensione breve della patente mentre non è stata accolta la richiesta di considerare l’utilizzo dello smartphone per girare video o dirette social come aggravante dell’omicidio stradale”, l’altra critica mossa all’esecutivo da parte del deputato del Pd in commissione Trasporti della Camera Andrea Casu.