L’Unione europea è impegnata nel ripristinare e proteggere la natura in tutti gli Stati membri. A tal proposito, lo scorso febbraio, il Parlamento europeo ha ratificato una nuova legge a supporto di questo obiettivo. Le nuove norme vincolano tutti i Paesi dell’UE a impegnarsi al ripristino degli habitat naturali: gli Stati membri dovranno ripristinare almeno il 30% degli habitat in cattive condizioni entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050.
L’importanza del ripristino della natura
“Nel corso del tempo gran parte della nostra biodiversità si è deteriorata”. Proprio per invertire questa tendenza, gli eurodeputati hanno concordato sulla necessità di uno sforzo in più da parte dell’Unione Europea nel suo insieme. Attualmente, oltre l’80% degli habitat europei versa in condizioni precarie e questa nuova legge punta ad affrontare direttamente il problema. La nuova legislazione, infatti, mira a “coltivare un futuro più verde introducendo cambiamenti specifici”.
I cambiamenti da adottare
La nuova legge garantirà che “ogni Paese UE prenda provvedimenti. Tutti i paesi saranno tenuti a presentare e implementare un piano nazionale di restauro che affronti le loro questioni più urgenti. Ogni Stato membro dell’Unione europea si impegnerà a rimuovere piante non native dai propri prati, zone umide e foreste, a procedere alla ri-umidificazione delle torbiere prosciugate, a migliorare la connettività tra gli habitat, a ridurre oppure a interrompere l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici e a promuovere la conservazione delle aree selvagge.
Gli obiettivi fissati
Con tali misure, l’UE punta a migliorare lo stato degli ecosistemi che necessitano un ripristino entro il 2050. Più nello specifico, la normativa fissa degli obiettivi a livello l’UE che includono il ripristino del 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030, di almeno il 30% degli habitat terrestri, costieri, marini e d’acqua dolce in cattive condizioni entro il 2030 e del 60% degli habitat in cattive condizioni entro il 2040 e del 90% entro il 2050.
Mantenimento della biodiversità
Inoltre, gli Stati membri dell’UE dovranno assicurarsi che non si verifichino deterioramenti significativi nelle aree soggette a ripristino. Queste regole mirano a migliorare la biodiversità nelle zone agricole, le popolazioni di farfalle dei prati e degli uccelli di campagna, oltre ad introdurre spazi più verdi nelle aree urbane. Tra le priorità figura anche la lotta contro il declino delle popolazioni di impollinatori, essenziali per i nostri ecosistemi e il mantenimento della biodiversità.
3 miliardi di alberi in più
In sede di negoziato è stato altresì pattuito che i Paesi dell’UE si impegnino verso l’obiettivo di arrivare entro il 2030 a piantare 3 miliardi di alberi in più. Questa legge sul ripristino della natura entrerà in vigore a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio. Una volta approvato anche dal Consiglio, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.