Il Consiglio dei Ministri, che si è riunito lo scorso 26 febbraio sotto la guida del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deliberato, ai sensi della legge n. 145 del 2016, la proroga delle missioni internazionali in corso e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché l’avvio di due nuove missioni, denominate “Aspides” e “Levante”. In una nota stampa il Ministro alla Difesa, Guido Crosetto, in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato: “La decisione del Governo di prorogare le missioni internazionali e di proporre al Parlamento l’approvazione di due nuove missioni, Aspides e Levante, dimostra il ruolo delle nostre Forze Armate a difesa degli interessi del Paese. Inoltre, con la Missione Levante, l’Italia conferma la volontà di aiutare la popolazione palestinese, vittima degli attacchi terroristici di Hamas”.
Le nuove missioni
“L’Italia, cui è stato chiesto di assumere il comando tattico della Missione Aspides – si legge nella nota del Ministero della Difesa – avrà un compito fondamentale per la protezione delle rotte marittime e nel contrasto di ogni forma di terrorismo e di guerra ibrida”. La Missione Aspides è il seguito di quanto approvato dall’Unione europea, prevedendo l’impiego di un dispositivo “integrato” nell’area del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano Nord-Occidentale, in sinergia con le missioni EUNAVFOR ATALANTA, EMASOH e Combined Maritime Forces. La Missione Levante prevede, invece, l’impiego di un dispositivo militare per il contributo nazionale volto a portare interventi umanitari a favore della popolazione palestinese della Striscia di Gaza a seguito al conflitto in Medio Oriente.
Un ruolo determinante
Ora la deliberazione passerà all’esame del Parlamento per la necessaria autorizzazione, come previsto dalla legge quadro sulle missioni internazionali. Appena calendarizzato, il Ministro della Difesa e il Ministro degli Esteri riferiranno alle Camere sulla Missione Aspides. Con il via libera del Parlamento e la relativa autorizzazione alla partenza della missione navale l’Italia avrà, come chiesto dall’Ue, il comando tattico operativo. Un riconoscimento che conferisce al nostro Paese “un ruolo determinante nell’area per la protezione dei traffici commerciali e la libera circolazione marittima”.