domenica, 17 Novembre, 2024
Attualità

Covid-19, un emendamento per i soldati

Un emendamento inviato a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per rivedere le norme sul trattamento economico del personale impiegato nella operazione “Strade sicure” che saranno utilizzati per i controlli contro la diffusione del Covid-19.

È l’ultima mossa messa in campo dal Cocer Esercito per fermare la discriminazione in atto nei confronti dei militari ai quali non viene riconosciuto alcun monte ore straordinario rispetto ai colleghi delle altre forze dell’ordine (carabinieri, polizia e guardia di finanza) che saranno chiamati a far rispettare le misure limitanti la libera circolazione a fini di tutela della salute pubblica.

Come abbiamo evidenziato in un recente servizio il Cocer Esercito con una recente delibera ha chiesto che tutto il personale impiegato nell’operazione “Strade sicure” – riconvertito nella battaglia contro il nemico invisibile che ci costringe a restare chiusi in casa – abbia lo stesso trattamento economico delle donne e degli uomini che indossano altre divise con l’emblema della Repubblica.

È inaccettabile che i militari che in questo momento stanno dando il maggior supporto a sostegno delle istituzioni ed impiegati per ospedali da campo, medici ed infermieri in prima linea, nuclei di bonifica controllo biologico, trasporto salme e controllo del territorio, siano ricompensati con indennità straordinarie, nettamente inferiori ai colleghi del Comparto Sicurezza.

Secondo il sindacato elargire il portafoglio per dare 70 ore di straordinari al mese sia ai poliziotti che ai carabinieri e 20 ( forse 40) ai soldati che, in buona parte, lavorano fuori sede costituisce una mancanza di sensibilità ed attenzione verso i soltati che nel momento del bisogno corrono al capezzale del paese.

Il Cocer si  appella al ministro Guerini, “affinché queste ingiustificabile sperequazione venga presto sanata a tutela della dignità di tutti i militari dell’Esercito. “I soldati – dicono – rispondono sempre signorsì quando occorre salvare vite umane, ma non possono essere trattati come carne da macello alla bisogna ed essere abbandonati al loro destino di possibili bersagli di un nemico invisibili contro il quale nessuno può nulla se non i soldati a garanzia del bene comune”.

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