mercoledì, 27 Novembre, 2024
Attualità

Rifiuti: nel 2022 raggiunto il 65,1% di raccolta differenziata

Il delegato Anci a Energia e Rifiuti e sindaco di Lecce Carlo Salvemini, intervenendo alla presentazione de dati del XIII Rapporto 2023 Anci-Conai che fornisce un quadro dettagliato dello stato delle raccolte differenziate nei Comuni, analizzando i dati del riciclo degli imballaggi nel 2022, ha affermato che “I dati di gestione dei rifiuti urbani ci dicono che nel 2022 in Italia è stato raggiunto il 65,1% di raccolta differenziata, raggiungendo gli obiettivi di legge al 2012, con un incremento dell’1,1% rispetto al 2021. Criticità sono, invece, legate all’impiantistica, specie al Sud dove sono pochi sia gli impianti di trattamento dell’indifferenziato, sia quelli che valorizzano le materie prime seconde derivanti dalla differenziata dei rifiuti urbani, con conseguente un aumento dei costi di trattamento per i Comuni e, a cascata, per gli utenti del servizio. Per questo, Anci auspica che Governo, Regioni e Autorità di regolazione, si adoperino per incrementare quanto prima la dotazione impiantistica sul territorio in una logica programmatoria di sostenibilità ambientale ed economica”.

Conoscenza, consapevolezza e impegno

“Il Rapporto rappresenta uno strumento importante fra quelli che il sistema consortile mette a disposizione di Comuni e cittadini con l’obiettivo di creare conoscenza, consapevolezza e quindi impegno”, ha sottolineato il presidente Conai, Ignazio Capuano. “I numeri – ha precisato – si mantengono incoraggianti e le percentuali di riciclo degli imballaggi sono in aumento. Per questo, è fondamentale un impegno sinergico e pragmatico di tutti gli attori della filiera ricordando che la tutela ambientale deve essere l’unico obiettivo comune”. Per Enzo Bianco, membro del comitato di coordinamento Anci-Conai, “anche quest’anno abbiamo fatto un ulteriore passo avanti che consolida la posizione di leadership che l’Italia ha in questo campo in Europa. Tra i Paesi europei, l’Italia è quella che ha la maggiore percentuale, 2/3 della raccolta dei rifiuti vanno nel settore differenziato. Però ci sono Italie diverse, in cui la percentuale è straordinaria e altre realtà, in particolare quelle del sud, dove siamo ancora indietro. C’è un clima di collaborazione, pensiamo di investire attenzione e risorse anche sulle regioni del sud che sono indietro, per riuscire a fare un’Italia che va avanti tutta intera”.

Divari territoriali

Il Rapporto conferma infatti importanti differenze territoriali di performance della differenziata evidenziando una crescita dei valori della differenziata in alcune aree del Sud del Paese. In valore assoluto, in Italia a fronte di quasi 29 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti, 18,6 milioni sono raccolte in maniera differenziata, di queste circa 5,6 milioni sono imballaggi conferiti ai Consorzi di filiera afferenti al mondo Conai. Andamento crescente nel quinquennio 2018-2022 anche per i corrispettivi totali riconosciuti ai Convenzionati dai Consorzi di filiera Conai, con il picco nel 2021 (688 milioni) e una flessione nel 2022 (670 milioni), in larga parte dovuta a dinamiche di mercato degli imballaggi e alla presenza di quantitativi significativi gestiti da consorzi autonomi nella plastica, alla riduzione dei quantitativi gestiti da Comieco nella filiera della carta, e, in via minore da Ricrea nell’acciaio. Incrementi significativi si registrano, invece, per le filiere del vetro (Coreve, +9,2%, quasi 9 milioni di euro) e dell’alluminio (Cial, +6,3%).

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