Si è dovuta riunire la Commissione allerta rapida per l’aumento dei prezzi che riguardano la polizza Rc auto. Alla riunione erano presenti anche il ministro Adolfo Urso e il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni del comparto assicurativo. L’incontro era per approfondire le recenti dinamiche dei costi dell’Rcauto, a fronte di un aumento del prezzo medio del 7,3% in termini reali tra dicembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come registrato da Ivass (Istituto vigilanza assicurazioni). L’esigenza di avviare il monitoraggio è nata a seguito delle segnalazioni pervenute agli Uffici del Garante dei prezzi, da parte di privati e di Associazioni dei consumatori, relative all’aumento dei costi delle polizze. Infatti, il prezzo medio pagato, rilevato nell’indagine Ivass sui prezzi effettivi per la garanzia Rc auto (IPER), è di 391 euro per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2023. Gli incrementi si sono registrati in tutte le province e varia tra il +4,4% e il +10,9%. Quelli maggiori si registrano a Caltanissetta (+10,9%), Roma (+10,4%) e Vercelli (+10,2%). Inoltre, il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta risulta pari a 242 euro, in aumento dell’1,0% su base annua.
Urso: serve riordino del comparto
Da quanto risulta nella riunione sono stati condivisi dati e informazioni utili per valutare possibili soluzioni per contribuire al contenimento strutturale dei prezzi della RC auto, in un arco temporale più breve e di concreto effetto per gli assicurati e i consumatori. Gli interventi si andranno a inserire in programma di riordinocomplessivo del sistema assicurativo nazionale che già conta al suo attivo l’approvazione di misure quali: il recepimento della direttiva 2021/2118 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di Rc Auto che prevede alcune modifiche al Codice delle Assicurazioni Private e al Codice della Strada; la riforma della “Tabella unica” del valore del danno biologico delle macrolesioni (che si attendeva da 18 anni); l’obbligo per le imprese assicurative che hanno assicurato il rischio dei danni catastrofali, di corrispondere un anticipo del 30% del danno, così da consentire una rapida ripresa dell’attività produttiva e ottenere un risarcimento in un tempo congruo, così come previsto nel DDL protezione civile e, infine, l’obbligo, per coloro che hanno usato il sisma bonus, di assicurarsi. Il ministro Urso ha annunciato che il Governo sta lavorando per il “riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale” e riguardo la Commissione ha detto che “c’è stata una prima riunione ma ce ne saranno delle altre finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti”.
Federconsumatori: aumento costi
Secondo le stime Aci-Istat sugli incidenti stradali, nel 2023, gli incidenti sono stabili o in leggera flessione rispetto al 2022 e quindi l’incremento delle polizze non può essere la conseguenza della realtà dei fatti. L’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori ha rilevato invece un aumento medio delle polizze del +5% per chi si trova in 14esima classe e del +2% per chi si trova in prima classe. Si stima che saranno quasi 800 mila gli automobilisti italiani che vedranno peggiorare la propria classe di merito, con conseguente aumento dei prezzi della polizza Rc auto. Nel dicembre scorso la spesa media per assicurare una vettura era pari a 618,55 euro; il 35% in più rispetto all’annualità precedente.