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Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più

Iniziativa tra ministeri e ristorazione per calmierare i prezzi
lunedì, 26 Febbraio 2024
1 minuto di lettura

“Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più”, viene bene anche canticchiando il famosissimo ritornello, che è stato rispolverato per un’iniziativa il cui obiettivo è quello di favorire l’accesso delle famiglie alla ristorazione, in particolar modo quelle numerose con figli a carico. Il tentativo è quello di contenere i prezzi di fruizione dei servizi per le famiglie – a vantaggio anche delle attività del turismo locale e della stagionalità – valorizzando il settore della ristorazione italiana, della produzione agricola e del Made in Italy.

Vale fino a giugno

Le imprese aderenti al progetto si impegnano a proporre durante il periodo di validità dell’iniziativa soluzioni e attività che possano portare al contenimento dei prezzi dei servizi della ristorazione a favore delle famiglie, come ad esempio: menù bambini, scontistica infrasettimanale e piatti del territorio. La sperimentazione è fino al prossimo 30 giugno. Per le famiglie non ci sono dei requisiti di reddito per accedere: l’unica condizione è di essere una famiglia con almeno un figlio minore di 10 anni e scegliere un ristorante aderente al progetto. L’iniziativa, inoltre, non prevede alcun onere a carico della finanza pubblica, ma si basa sulla volontarietà delle imprese che offrono menù ad hoc e sconti per le famiglie.

Associazioni del settore

Il protocollo d’intesa, che disciplina le modalità operative attraverso cui le associazioni del settore della ristorazione e dell’agricoltura concorrono all’attuazione del progetto, è stato sottoscritto da Fipe, Aigrim, Slow Food, Cna Nazionale, Confartigianato, Confcooperative-Fedagripesca, Agci, Legacoop Agroalimentare, Alleanza delle Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia-Agricoltori Italiani e Forum delle Associazioni Familiari. L’adesione delle imprese avviene su base volontaria attraverso le proprie associazioni di categoria o dai siti ministeriali.

Adesioni volontarie

L’iniziativa sarà accompagnata da una campagna d’informazione crossmediale a livello nazionale. L’ufficio stampa e comunicazione del Ministero del Made in Italy ha realizzato il logo, che potrà essere utilizzato dagli esercizi commerciali mediante apposita vetrofania. Gli altri ministeri firmatari, Agricoltura, Turismo, Scuola e Famiglia, garantiranno massima pubblicità attraverso i siti web istituzionali. Le condizioni e le modalità operative per le imprese che intendono aderire, in maniera volontaria all’iniziativa per il contenimento dei prezzi per la fruizione dei servizi della ristorazione, e senza oneri a carico della finanza pubblica, sono disciplinate con apposito Protocollo al quale si aderisce o tramite associazioni di categoria o direttamente attraverso gli uffici ministeriali.

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