Il mercato dell’agricoltura toscana si trova di fronte a una sfida senza precedenti, con il cavolo fiore di Marianna già disponibile sulle bancarelle del mercato, diversi mesi prima del previsto. La sorpresa non finisce qui: mimose in piena fioritura, piante da frutto in anticipo e una raccolta precoce di erbe spontanee come asparagi selvatici e tarassaco sono solo alcune delle evidenti conseguenze di un inverno che non si è mai presentato. Coldiretti Toscana, monitorando gli effetti dei cambiamenti climatici dopo un autunno e un inverno eccezionalmente caldi, sottolinea come le coltivazioni, ingannate da temperature insolitamente miti, siano ora particolarmente sensibili al maltempo e al rischio di gelate, con conseguenze devastanti sulla produzione agricola.
“L’agricoltura è l’attività economica più colpita dai cambiamenti climatici”, spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana. “Le imprese agricole devono ora affrontare non solo l’imprevedibilità del tempo, ma anche il rischio di gelate e siccità, che minacciano la stabilità delle produzioni e la sicurezza alimentare”.
Assenza di neve
L’assenza di neve sulle montagne durante l’inverno mette a rischio le riserve idriche per l’estate, con il pericolo concreto di siccità e carenze idriche per le coltivazioni. Questo, unito agli aumenti dei costi e alle speculazioni sui prezzi, rende l’agricoltura toscana estremamente vulnerabile. Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, Coldiretti Toscana sottolinea l’importanza di investire in tecnologie innovative come l’agricoltura 4.0, ma anche nell’infrastruttura idrica per la raccolta e la distribuzione delle acque. La manutenzione e il recupero dei piccoli invasi rappresentano un’opportunità cruciale per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche e proteggere le colture agricole.
“La semplificazione delle procedure burocratiche e la promozione di investimenti nella gestione idrica sono essenziali per garantire la resilienza dell’agricoltura toscana”, afferma Cesani. “Le decisioni urgenti devono essere prese ora, per evitare una nuova estate di difficoltà e garantire la produzione alimentare per tutti”.
In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti, è chiaro che l’agricoltura toscana si trova di fronte a sfide senza precedenti. Tuttavia, con un impegno congiunto delle istituzioni e delle imprese agricole, c’è speranza di adattarsi a questo nuovo scenario e proteggere il futuro dell’agricoltura e dei territori rurali della regione.