Tante le novità introdotte dalla Uefa per le Coppe europee a partire dalla prossima Champions League 2024-25. Quella più sostanziale riguarda ovviamente il numero delle partecipanti e lo stravolgimento del primo turno di qualificazione. Si passerà, infatti, da 32 a 36 squadre (due posti verranno assegnati alle prime due nazionali del ranking attuale, un posto alla quinta nazione e l’ultimo arriverà dai playoff) le quali si affronteranno in unico gruppo, con 8 partite anziché le attuali 6. Ci saranno dunque 8 avversarie, ogni squadra verrà sorteggiata con due squadre appartenenti alle quattro fasce e si giocheranno 4 gare in casa e 4 in trasferta, ma tutte con avversarie differenti. Nel caso in cui una compagine italiana dovesse incontrare Real Madrid e Manchester City come squadre di prima fascia, ad esempio, giocherà una gara in casa e una in trasferta. Le fasce, in questo caso, verranno determinate unicamente dal ranking in vigore che tiene conto delle ultime cinque annate della singola squadra nelle coppe continentali.
Il ranking italiano
In Italia rimarranno temporaneamente le attuali prime quattro del campionato di Serie A a qualificarsi per la competizione. Tuttavia, entro giugno potrà essere aggiunta un’eventuale quinta ma tutto dipenderà appunto dal ranking del nostro Paese, con le prime due nazioni che avranno un posto aggiuntivo. L’Italia al momento è in prima posizione, ma l’ufficialità arriverà soltanto al termine dell’attuale stagione. Ci sarà anche la possibilità di avere sette squadre qualificate, ma soltanto nel caso in cui in due riuscissero a vincere sia l’attuale Champions che l’Europa League e nel caso in cui dovessero rimanere fuori dalle prime cinque posizioni (c’è anche la remota possibilità che il numero possa aumentare, ma tutto dipenderà dai vari incroci). Restano due le squadre che di base parteciperanno all’Europa League mentre in Conference ci sarà ancora un posto (per un totale minimo di 7 o 8 squadre). Ma in che modo le varie novità introdotte aumenteranno la competitività? Con il girone unico il rischio di arrivare a pari punti è elevato e una posizione potrebbe essere determinante per il cammino futuro. Dal primo all’ottavo posto si accede direttamente agli ottavi di finale, dal nono al ventiquattresimo posto ci sarà un turno di playoff (sarà già possibile assistere a un derby con squadre dello stesso Paese), mentre chi arriverà dal venticinquesimo all’ultima posizione verrà direttamente eliminato. In caso di arrivo a pari punti non varrà più lo scontro diretto, ma la classifica avulsa verrà calcolata a partire dalla differenza reti.
Ultima giornata in contemporanea
Un’altra interessante novità riguarda l’ultima giornata (MD 8) in contemporanea, con ben 18 partite, mentre ci saranno giornate esclusivamente dedicate a una sola competizione: il primo turno, infatti, prevederà partite di Champions dal martedì al giovedì. Il nuovo formato verrà introdotto anche nella Conference e nell’Europa League, ma nella terza competizione saranno soltanto sei le giornate nella fase a girone unico. L’obiettivo della riforma sarà dunque quello di aumentare la competitività per evitare di fatto squadre già qualificate alla quarta o quinta giornata. In più ci sarà la possibilità di incontrare squadre di prima e seconda fascia, un modo ulteriore per aumentare l’appeal di tutte e tre le competizioni. Aumentano anche le partite, per una squadra che arriverà fino in finale ci saranno dalle due alle quattro partite in più: non l’ideale in un calendario già intasato di suo, ma la strada verso la gloria è pur sempre lunga e parecchio tortuosa.