La conferenza sull’Afghanistan, sponsorizzata dalle Nazioni Unite per migliorare il dialogo con i governanti talebani del Paese, si è conclusa senza la partecipazione dei rappresentanti dell’amministrazione. Il Ministero degli Esteri, guidato dai talebani, ha rifiutato di prendere parte all’incontro di Doha. In precedenza, l’ONU aveva respinto la sua richiesta di essere l’unico rappresentante ufficiale dell’Afghanistan. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha sottolineato che tali condizioni erano inaccettabili, poiché avrebbero significato il riconoscimento dei talebani come governo legittimo del paese. Prima dell’incontro, il Ministero degli Esteri afghano ha criticato l’approccio della comunità internazionale, definendolo caratterizzato da “imposizioni unilaterali, accuse e pressioni”. Durante la conferenza stampa conclusiva, Guterres ha annunciato l’avvio del processo per la nomina di un inviato delle Nazioni Unite che coordinerà gli impegni tra l’amministrazione talebana dell’Afghanistan e la comunità internazionale. Il nuovo inviato si impegnerà a lavorare in modo più efficiente con i talebani, che attualmente detengono il potere a Kabul. Guterres ha espresso la speranza che un miglior coinvolgimento con i talebani possa incoraggiarli a partecipare a futuri incontri. È importante sottolineare che l’amministrazione talebana non è riconosciuta dalle Nazioni Unite, nonostante il loro ritorno al potere a seguito del ritiro delle forze statunitensi nel agosto 2021 e del crollo del governo sostenuto dall’Occidente. A causa delle crisi internazionali dei donatori e delle restrizioni imposte dai talebani alle operatrici umanitarie afghane, i fondi per gli aiuti sono stati ridotti. Secondo le Nazioni Unite, due terzi dei 43 milioni di abitanti dell’Afghanistan necessitano di assistenza umanitaria. All’incontro di Doha hanno partecipato rappresentanti della società civile afghana e inviati provenienti da almeno 25 paesi. Nonostante la mancata partecipazione dei talebani a questo round, Kanni Wignaraja, direttore regionale per l’Asia del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, attualmente in visita in Afghanistan, ha espresso la speranza che ci siano future opportunità di coinvolgimento da parte dei talebani.