Durante un panel alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, l’ex segretario di Stato Hillary Clinton ha lanciato un avvertimento chiaro: se Donald Trump dovesse ottenere un secondo mandato alla Casa Bianca, cercherà attivamente di ritirare gli Stati Uniti dalla NATO. Le parole di Clinton hanno sollevato un’allarme significativo, incitando i delegati a prendere sul serio le intenzioni del Tycoon. “Dobbiamo considerare seriamente ciò che dice”, ha dichiarato Clinton, aggiungendo che le persone non hanno preso sul serio Trump nel 2016, ma ora è chiaro cosa intenda fare. L’ex candidata presidenziale ha enfatizzato che Trump cercherà non solo di portare gli Stati Uniti fuori dalla NATO, ma anche di consolidare il suo potere in modo autoritario. Le preoccupazioni di Clinton si basano su dichiarazioni recenti di Trump riguardanti la NATO e l’impegno degli Stati Uniti nei confronti dell’alleanza transatlantica. Il tycoon è stato criticato per aver minacciato di lasciare che la Russia agisse liberamente se uno dei paesi membri della NATO non rispettasse i propri impegni finanziari. Queste osservazioni hanno sollevato una serie di critiche, incluso il generale Charles Q. Brown Jr., capo di stato maggiore congiunto, che ha sottolineato l’importanza della credibilità degli Stati Uniti nelle alleanze internazionali.
La condanna
Il Presidente Joe Biden ha condannato aspramente i commenti di Trump, definendoli “pericolosi” e “antiamericani”. Biden ha sottolineato il ruolo cruciale della NATO nella sicurezza degli Stati Uniti e del mondo, ribadendo il forte sostegno bipartisan alla NATO sia nel Congresso degli Stati Uniti che tra gli alleati. L’associazione di Trump con il presidente russo Vladimir Putin è stata al centro delle critiche di Biden, che ha definito i commenti del tycoon sulla NATO “traditori”. Biden ha sottolineato che nessun presidente prima di Trump ha mai messo in discussione l’impegno degli Stati Uniti nei confronti dell’alleanza atlantica in modo così radicale. La clausola dell’articolo 5 del trattato NATO, che impegna tutti i membri a difendere qualsiasi stato membro attaccato, è stata invocata solo una volta nella storia dell’alleanza, in risposta agli attacchi terroristici dell’11 settembre.