domenica, 22 Dicembre, 2024
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Protocollo Puglia-CFI per sostenere le imprese in crisi

Un programma di collaborazione per favorire il salvataggio di un’impresa in crisi partendo dalla principale tra le forze in campo: i suoi dipendenti. Il tutto sintetizzato in due parole mutuate dalla lingua inglese: “workers buyout (Wbo)”, letteralmente “riscatto da parte dei lavoratori”, in sostanza il salvataggio dell’azienda promosso dai dipendenti che subentrano nella proprietà. È il tema del protocollo siglato oggi, a Bari, nella sede della presidenza della Regione Puglia, tra Puglia Sviluppo, finanziaria in house della Regione Puglia, e CFI (Cooperazione Finanza Impresa), società cooperativa per azioni, partecipata e vigilata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e da oltre 350 imprese cooperative. L’intesa è stata sottoscritta dalla presidente del Cda di Puglia Sviluppo Grazia D’Alonzo e dall’amministratore delegato di CFI Luca Bernareggi alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, della direttrice del dipartimento Sviluppo economico Gianna Elisa Berlingerio e del direttore generale di Puglia Sviluppo Antonio de Vito. Nelle pagine del protocollo, i risvolti occupazionali degli interventi da attuare. L’intesa intende dare soluzioni alle crisi di impresa e sostenere l’avvio di attività economiche attraverso l’utilizzo di immobili sequestrati alla criminalità organizzata.

Il ruolo dei lavoratori

Il ruolo fondamentale per questi interventi sarà rivestito dai lavoratori che, grazie ad un valido progetto imprenditoriale, potrebbero aprire la strada ad una soluzione decisiva per il recupero dell’azienda e per il loro futuro occupazionale. Saranno infatti gli stessi lavoratori, riuniti in cooperativa, a rivitalizzare l’impresa altrimenti destinata alla liquidazione. Il tutto nel quadro normativo definito dalla Legge Marcora (L. 49/85) e dal Decreto Ministeriale 4.1.2021 – la cui finalità è appunto la salvaguardia dei livelli occupazionali, attraverso la promozione di operazioni di workers buyout in forma cooperativa.

Gli investimenti

Il meccanismo può essere sintetizzato in questo modo: i lavoratori investono le proprie risorse – dall’anticipo della mobilità (Naspi) al conferimento del Trattamento di fine rapporto (Tfr) – e possono utilizzare i fondi messi a disposizione della Legge Marcora per assumersi la responsabilità della gestione dell’azienda, procedendo eventualmente anche al suo rilevamento. Le aziende, rigenerate, riprendono a produrre e spesso mostrano un tasso di sopravvivenza superiore a quello delle imprese tradizionali, creando nuova occupazione. Tuttavia, il processo non è semplicissimo perché l’avvio di un simile percorso presuppone un’attenta valutazione delle reali possibilità dell’impresa e delle fonti di finanziamento dedicate. E qui si inserisce l’azione del protocollo.

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