Il 2024 si apre con una prospettiva di crescita occupazionale significativa in Italia, come indicato dal Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e Anpal. Le previsioni mostrano una tendenza al rialzo nelle assunzioni, con un totale di circa 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro previsti nel trimestre che va da febbraio (dove sono previsti 408mila ‘ingaggi’) ad aprile. Le cifre rivelano un aumento del 5,7% rispetto a febbraio 2023, con un incremento di 22mila assunzioni nel mese di febbraio e di 114 mila per l’intero trimestre, segnando un aumento del 9,5%. Tuttavia, l’ottimismo è mitigato da un aumento del 3,1% nella difficoltà di reperimento, che ora raggiunge il 49,3%, delle posizioni aperte. L’industria manifatturiera, sebbene registri una flessione rispetto all’anno precedente, rimane un settore chiave per le assunzioni, con 82mila nuove posizioni previste a febbraio e 245mila nel trimestre. Le costruzioni mostrano una tendenza in crescita, con un aumento del 3,5% delle assunzioni mensili e del 6,2% per l’intero trimestre.
Commercio e turismo
I servizi, in particolare, guidano l’andamento positivo delle assunzioni, con circa 276mila nuovi posti di lavoro previsti a febbraio e 923mila nel trimestre, segnando un aumento rispettivamente dell’8,6% e del 13,1%. Il commercio e il turismo seguono da vicino, offrendo opportunità lavorative in crescita del 16,6% e del 4,1% a febbraio, e del 18,9% e del 17,4% nel trimestre. Però la carenza di candidati qualificati continua a essere un problema, con 201mila posizioni difficili da riempire a febbraio, principalmente a causa della mancanza di candidati idonei (31,3%) e della preparazione inadeguata (14,4%). %). A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie del legno e del mobile (65,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (62,0%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (61,2%), le imprese delle costruzioni (58,9%) e le imprese della meccatronica (57,3%). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,7%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (69,8%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,9%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (68,1%), gli operatori della cura estetica (66,2%) e i tecnici in campo ingegneristico (66,1%).
Personale immigrato
Inoltre, si prevede un aumento delle assunzioni di personale immigrato, che rappresenterà circa il 20% delle nuove entrate, con una concentrazione nei settori dei servizi operativi di supporto, del trasporto e delle costruzioni. A livello contrattuale, la maggior parte delle assunzioni proposte sono a tempo determinato (51,9%), mentre il 20,1% riguarda contratti a tempo indeterminato.