La spesa dei consumatori in contenuti digitali d’informazione e intrattenimento in Italia nel 2023 raggiunge i 3,6 miliardi di euro, registrando un tasso di crescita del +5% rispetto al 2022. A contribuire allo sviluppo vi è anche il rinnovato interesse da parte degli utenti per una vasta gamma di contenuti digitali, in particolar modo per l’informazione, i video di intrattenimento e i contenuti musicali, fruiti da circa l’80% del campione intervistato. Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano, che ha curato l’indagine commenta dicendo che “per la prima volta, dopo anni di crescita a doppia cifra, i volumi di spesa, seppur in aumento, sembrano consolidarsi. Negli anni passati la crescita è stata trainata principalmente da un forte dinamismo dell’offerta, dall’espansione della base clienti e dalla situazione pandemica. Nel corso del 2023 la crescita è legata principalmente a un aumento generale dei prezzi medi da parte delle piattaforme e alla crescente base utenti che ha fruito dei contenuti a pagamento.”
Consumatori e pubblicità
In Italia il mercato dei contenuti digitali si articola in due macro-componenti: la spesa del consumatore, intesa come spesa degli utenti per fruire dei contenuti attraverso sottoscrizione di abbonamenti e/o acquisto di singoli contenuti, e la raccolta pubblicitaria, intesa come i ricavi ottenuti attraverso la vendita a terzi di spazi pubblicitari all’interno della piattaforma o all’interno dei contenuti stessi (in-product). Il settore più rilevante in valore assoluto è il Video Intrattenimento che pesa il 44% della spesa totale (circa 1,6 miliardi di euro) e che cresce anno su anno del +7% in termini di spesa del consumatore. Andamento ancora più positivo per la raccolta pubblicitaria che raggiunge un +14% rispetto all’anno precedente. Influiscono sui numeri del settore l’aumento dei prezzi, i nuovi modelli di abbonamento ibridi che includono anche annunci pubblicitari e il potenziato contrasto alla pirateria.
Crescono i contenuti
In termini di modalità di distribuzione, i modelli Subscription Video On Demand sono responsabili della quasi totalità della spesa del consumatore. Secondo i dati BVA Doxa, nel 2023 si è assistito a una crescita dell’utilizzo di digital content. I contenuti più fruiti dagli utenti italiani (80%) sono informazione, video di intrattenimento e contenuti musicali, seguiti da riviste, videogiochi e podcast (fruiti da circa un utente su due). Seppur eBook e audiolibri catturino l’interesse solo di circa un terzo del campione, insieme ai podcast risultano essere i contenuti con il maggiore potenziale di crescita nel prossimo futuro. La percentuale di chi fruisce di contenuti a pagamento è notevolmente cresciuta nel 2023.
Il metaverso e l’IA
Infine l’intelligenza artificiale generativa: se da un lato emerge un tema di efficienza nella redazione di contenuti audio, testuali e visivi, dall’altro persistono forti criticità quando si devono affrontare temi legati all’etica, alla gestione del diritto d’autore e ai diritti dei lavoratori in industrie creative come quella dei contenuti digitali. Per quanto riguarda il metaverso, si è invece assistito a livello globale a una riduzione degli investimenti, anche a fronte di un cambio di focus proprio verso il tema dell’intelligenza artificiale.