Fiducia nelle prospettive di cura offerte dalla scienza, volontà di impegnarsi in prima persona al fianco di chi soffre a causa di un tumore e consapevolezza delle buone pratiche di prevenzione, anche se non sono sempre messe in atto. È questa la fotografia sulla lotta ai tumori che emerge da una survey condotta in occasione del World Cancer Day 2024 da Johnson & Johnson e Fondazione Mondo Digitale ETS, ed elaborata dalla direzione scientifica di Fondazione Mondo Digitale, su un panel di oltre 400 studenti delle scuole superiori di tutta Italia che partecipano a Fattore J, progetto dedicato a sensibilizzare ed educare i più giovani nei confronti della scienza e della salute. Dalla survey emerge che il 31,8% degli studenti è convinto che nel 2050 potranno essere sconfitti i tumori, quasi il doppio rispetto a chi ritiene possibile risolvere il problema del riscaldamento climatico (14,6%).
Scienza e volontariato
A questo dato si associa anche la volontà, dichiarata da parte degli studenti, di voler contribuire alla lotta ai tumori (quasi l’83%): circa la metà degli studenti interpellati sogna una carriera nel mondo della medicina e della scienza (il 25,9% come medico e il 25% come ricercatore), mentre ben il 26,9% dichiara di volersi impegnare come volontario (1 su 4). Una quota minore degli intervistati sta valutando altre tipologie di professioni legate alla salute, come infermieri, giornalisti scientifici, esperti nell’analisi dei dati. I dati mostrano una positiva propensione nei confronti delle professioni legata al mondo medico-scientifico, un aspetto incoraggiante in un paese in cui lo studio delle discipline in questo ambito è tradizionalmente meno forte tra le scelte dei giovani.
La prevenzione
La ricerca, inoltre, si è concentrata sulla percezione dei ragazzi in termini di prevenzione dei tumori e comportamenti utili per evitare il rischio di sviluppare la malattia. Per il 75% degli intervistati è necessario effettuare delle visite preventive. Fra le attività da fare per ridurre l’insorgenza di tumori, invece, troviamo smettere di fumare (75%), seguito dalla riduzione del consumo di alcolici (53%) e dalla maggiore attività fisica (53%). Nonostante il tema della prevenzione risulti essere di interesse e rilievo per le nuove generazioni – oltre 4 su 5 studenti ha dichiarato di essere propensi a partecipare a programmi scolastici dedicati alla prevenzione – purtroppo ancora oggi sono tanti i giovani che, seppur consapevoli, continuano ad adottare comportamenti rischiosi: come riporta il rapporto nazionale sul tabagismo 2023, il 37% dei ragazzi fra i 14 e i 17 anni usa prodotti a base di nicotina almeno una volta al mese; nel 2021, come sostiene l’ISS, sono 1.370.000 i giovani fra gli 11 e i 25 anni che hanno consumato alcol in modalità rischiose per la salute; il 23% dei giovani (11-17) ha invece problemi di peso.