Le elezioni generali in Pakistan hanno scosso il panorama politico del paese, con i candidati indipendenti affiliati al partito del leader politico Imran Khan che hanno ottenuto il maggior numero di seggi nell’Assemblea nazionale. Nonostante il voto sia stato compromesso da un conteggio lento e da accuse di frode, la Commissione elettorale del Pakistan ha annunciato che i candidati indipendenti avrebbero conquistato 98 seggi, di cui 22 ancora non rivendicati, la maggior parte dei quali è affiliata al Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) di Khan. Questo risultato ha messo in discussione le previsioni iniziali, che consideravano il partito Nawaz della Lega musulmana pakistana (PMLN) come favorito. Tuttavia, il PMLN ha ottenuto il secondo maggior numero di seggi, pari a 69, mentre il Partito popolare pakistano (PPP) si è posizionato al terzo posto con 51 seggi. I restanti 22 seggi non sono sufficienti per garantire un vantaggio al PMLN o al PPP, anche se dovessero conquistarli tutti.
Questo scenario implica che nessuno dei tre principali partiti del paese raggiungerà la maggioranza necessaria di 169 seggi per formare autonomamente un governo, lasciando incerto chi sarà il prossimo primo ministro del Pakistan.
L’altra versione
In un discorso pubblicato venerdì, una versione generata dall’intelligenza artificiale di Imran Khan ha rivendicato la vittoria alle elezioni e ha invitato i suoi sostenitori a “mostrare la forza per proteggere il proprio voto”. Khan, detenuto dal mese di agosto, ha utilizzato l’intelligenza artificiale per inviare messaggi ai suoi sostenitori, esprimendo gratitudine per il loro sostegno e la loro massiccia affluenza alle urne. D’altra parte, l’ex primo ministro pakistano Nawaz Sharif, avversario di Khan, ha dichiarato che il suo partito PMLN ha ottenuto la maggioranza dei voti, ma ha riconosciuto che non dispone della maggioranza necessaria per formare un governo autonomamente. In risposta, il PMLN sta attivamente cercando partner di coalizione.