Le principali banche italiane stanno distribuendo agli azionisti dividendi e buyback per un valore superiore a 17 miliardi di euro, equivalente al 10% del patrimonio netto complessivo delle cinque principali istituzioni bancarie del Paese: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm e Bper. Questo emerge dall’analisi condotta sui bilanci del 2023 dagli esperti della Fondazione Fiba di First Cisl. Però, nonostante questa distribuzione, la patrimonializzazione delle banche italiane continua a crescere, con il Cet1 ratio che, rispetto all’anno precedente, raggiunge il 15,7% rispetto al 14,5%, superando i minimi regolamentari di ben 50 miliardi di euro. Nonostante la maggiore disponibilità di capitale, non si osserva un aumento nel credito erogato. Al contrario, si registra una contrazione degli impieghi netti del 4,2%. In particolare, Unicredit divisione Italia segna un calo del 9,7%, contribuendo significativamente a questa tendenza negativa. A livello europeo, secondo la Banca centrale europea, l’aggregato delle banche significative al 30 settembre 2023 ha registrato una contrazione dei prestiti dello 0,37%, ma in Italia il calo è più marcato, pari al 5,14%. Questa situazione è preoccupante se confrontata con il sostegno al tessuto produttivo, evidenziato dal rapporto credito/Pil, che posiziona l’Italia al 123%, mentre la media europea si attesta tra il 150% e il 160%.
Maggiore efficienza
Nonostante le difficoltà nel settore del credito, le banche italiane mostrano un forte aumento della redditività, con il Roe (Return on Equity) che raggiunge il 13,2%. Questo risultato è dovuto principalmente all’incremento dei tassi di interesse, che ha portato a un aumento del margine di interesse del 45%. Le commissioni nette, d’altra parte, hanno subito una lieve contrazione del 2,4%. Parallelamente, si nota un miglioramento dell’efficienza e della produttività. Il margine primario per dipendente è aumentato del 27%, mentre il risultato lordo di gestione per dipendente ha registrato un incremento del 41,4%. Inoltre, il costo del personale rispetto ai proventi operativi si è ridotto al 27,3% (rispetto al 31,8%).
Sfide e prospettive future
Il Segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, sottolinea la preoccupazione per la contrazione del credito in Italia, evidenziando la necessità che le banche assumano un ruolo anticiclico a sostegno dell’economia del Paese. Colombani critica l’ossessione delle banche per i dividendi e i buyback, suggerendo invece una maggiore attenzione verso l’offerta di credito e il sostegno alla trasformazione ecologica dell’economia.