José Tinajero, un uomo il cui nome è stato associato per un quarto di secolo a una condanna per omicidio, è finalmente un uomo libero. La sua storia di ingiusta detenzione ha scosso la comunità di Chicago e ha sollevato interrogativi sulla giustizia penale. La sua condanna, insieme a quella di Thomas Kelly, un altro uomo accusato dello stesso crimine, è stata annullata la scorsa settimana da un giudice di Chicago. Questo evento ha segnato l’inizio di una nuova fase per Tinajero, ma anche il culmine di una lunga battaglia legale che ha svelato un’ingiustizia profonda e diffusa nel sistema giudiziario.
In un’intervista esclusiva a Noticias Telemundo, il 45enne Tinajero ha condiviso le sue prime impressioni sulla libertà ritrovata. “Essere libero rappresenta una vera sfida per me”, ha dichiarato. Ha raccontato di sentirsi scomodo persino nel fare shopping con sua madre in un negozio locale, come se gli sguardi delle persone lo perseguitassero. Ha enfatizzato il desiderio di trascorrere tempo con la sua famiglia, in particolare con sua figlia, dalla quale è stato separato per un quarto di secolo.
L’omicidio di Garcia
La storia di Tinajero e Kelly risale al 1999, quando furono arrestati per l’omicidio di Daniel Garcia, avvenuto nel 1998. Tuttavia, entrambi sostengono di aver fatto false confessioni sotto pressione, accusando Reynaldo Guevara, un ex detective della polizia di Chicago, di aver manipolato le prove contro di loro. Guevara è stato implicato in decine di casi di presunta manipolazione delle prove e coercizione dei sospettati durante il suo mandato. Il caso di Tinajero non è unico. Guevara è stato accusato di aver incriminato ingiustamente molte altre persone nel corso degli anni. Finora, 40 persone sono state scagionate in casi legati a Guevara, evidenziando una tendenza di errore giudiziario diffusa e preoccupante.
Nonostante l’annullamento della condanna di Tinajero e Kelly, la lotta per la giustizia continua. Guevara, nonostante le numerose accuse, non è mai stato formalmente incriminato, invocando ripetutamente il Quinto Emendamento per proteggere se stesso da qualsiasi accusa.