Nel 2023 Frontex ha aiutato gli Stati membri a rimpatriare quasi 40mila persone destinatarie di decisioni di rimpatrio dalle autorità nazionali, il 58% in più rispetto all’anno precedente. Più della metà di loro è rientrata volontariamente (54% rispetto al 40% nel 2022). Gli specialisti del rimpatrio hanno condotto oltre 11mila sessioni di consulenza che hanno portato 5mila persone a decidere di rimpatriare volontariamente.
Lo scrive su X-Twitter la stessa agenzia europea. 380 mila attraversamenti delle frontiere esterne dell’Ue solo nel 2023, il dato più alto dalla crisi del 2016. Secondo i calcoli preliminari dell’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera dell’Ue (Frontex) gli arrivi alle porte dell’Unione europea sono aumentati del 17 per cento rispetto al 2022, confermando una tendenza al rialzo costante degli ultimi tre anni.
Attraversamenti irregolari
Una tendenza trainata dai 157.479 arrivi dal Mediterraneo centrale, la rotta migratoria più attiva verso l’Ue: nel 2023 due attraversamenti irregolari su cinque (il 41 per cento del totale) sono stati registrati da lì.
Al secondo posto la rotta dei Balcani occidentali, al 26% del totale, ma che ha registrato una diminuzione di attraversamenti del 31% rispetto all’anno precedente. Al terzo quella del Mediterraneo orientale, da cui sono giunti in Europa il 16% del totale delle persone migranti. Anche se il dato totale è ancora ridotto rispetto alle rotte principali, l’impennata maggiore è stata rilevata sulla rotta che dall’Africa occidentale porta alle Isole Canarie: il 161% in più rispetto al 2022.
Arrivi dalla Siria
La nazionalità più rappresentata è ancora una volta la Siria: oltre 100.000 attraversamenti irregolari da parte di cittadini siriani nello scorso anno. Seguiti da guineani e afghani. Queste tre hanno rappresentato oltre un terzo di tutti i rilevamenti. Le donne hanno rappresentato il 10 per cento del numero totale di tutti gli attraversamenti irregolari così come anche i bambini.
Presidio alla frontiera
Frontex dispone attualmente di 2.500 agenti delle guardie di frontiera dell’UE e altro personale che partecipano alle sue operazioni congiunte alle frontiere europee. “I numeri presentati oggi mostrano le sfide in evoluzione che dobbiamo affrontare nella gestione delle frontiere esterne dell’Ue”, ha affermato il direttore esecutivo Hans Leijtens. “Rimaniamo impegnati a garantire la sicurezza e l’integrità dei confini dell’Ue.
È altrettanto cruciale affrontare gli aspetti umanitari della migrazione. Queste cifre rappresentano non solo statistiche ma persone reali”.