Al via l’inchiesta per chiarire le cause della presenza, denunciata ormai da anni, di microplastiche inquinanti su diverse spiagge del litorale di Tarragona, in Catalogna. Stando ad alcune organizzazioni ambientaliste attive sul terreno, tale inquinamento dovuto principalmente a “pellet” in plastica sarebbe conseguenza di attività delle industrie petrolchimiche presenti in zona. Ed è per questo che, tra dicembre e gennaio, il Governo regionale catalano ha avviato un procedimento per verificare eventuali irregolarità da parte di almeno 13 ditte locali. Ora, anche la procura appare pronta ad intervenire sul caso (come già avvenuto in passato, senza però che l’inchiesta aperta a suo tempo riuscisse a individuare possibili responsabili della situazione denunciata).
L’incidente in Galizia
Il problema dell’inquinamento da microplastiche in aree marittime è diventato di stretta attualità in Spagna anche per un altro caso, senza relazione diretta con quello di Tarragona, ossia lo sversamento da una nave di un carico di “pellet” in acque della Galizia (nord-ovest della Spagna), episodio risalente allo scorso 8 dicembre che ha provocato anche un’accesa diatriba politica tra il Governo centrale di sinistra e l’amministrazione regionale di centrodestra sulle responsabilità nella gestione dell’accaduto. Nel frattempo, la marea di microplastiche rilasciate in questo incidente ha raggiunto a gennaio diverse spiagge galiziane e altri punti del nord della Spagna, come Asturie e Cantabria.