sabato, 16 Novembre, 2024
Esteri

I tribunali russi incarcerano un nazionalista contrario a Putin e una donna accusata di terrorismo

Giovedì è stata una giornata di decisioni giuridiche significative in Russia, con due sentenze che hanno attirato l’attenzione pubblica per le loro implicazioni politiche. In una corte di San Pietroburgo, una giovane donna è stata condannata a 27 anni di prigione in seguito all’esplosione di un bar che ha causato la morte di un noto blogger pro-guerra. Nel frattempo, a Mosca, un ex leader separatista ucraino è stato dichiarato colpevole di critiche al presidente Vladimir Putin, ricevendo una condanna a quattro anni di prigione.

Il caso di Trepova

Darya Trepova, 26 anni, è stata riconosciuta colpevole da un tribunale di San Pietroburgo per aver commesso un attacco terroristico, traffico illegale di esplosivi e falsificazione di documenti. La giovane donna è stata accusata di aver piazzato una bomba in un bar, provocando l’esplosione che ha causato la morte di Vladlen Tatarsky, un influente blogger pro-guerra di 40 anni, e il ferimento di altre 52 persone. Tatarsky era noto per sostenere attivamente le azioni militari del Cremlino in Ucraina, documentando le battaglie in prima linea. Trepova ha affermato di non essere a conoscenza del fatto che il busto che le era stato regalato contenesse una bomba. Le autorità russe hanno accusato le agenzie di intelligence ucraine di essere dietro l’attentato, ma le autorità di Kiev non hanno risposto direttamente a tali accuse.

Il caso di Girkin

A Mosca, un tribunale ha dichiarato colpevole Igor Girkin, noto anche come Strelkov, ex leader dei ribelli separatisti sostenuti dalla Russia nella regione ucraina di Donetsk nel 2014. Girkin è stato condannato a quattro anni di prigione per aver definito il presidente Vladimir Putin un estremista codardo. In precedenza, Girkin aveva ricoperto la carica di ministro della difesa del governo separatista autoproclamato, ma aveva lasciato l’incarico nel 2014 dopo che un aereo di linea malese fu abbattuto su Donetsk, causando la morte di tutte le persone a bordo.

Dopo il suo ritorno in Russia, Girkin era diventato un attivista e commentatore nazionalista, criticando apertamente Putin e il governo per la loro gestione della situazione in Ucraina. Arrestato nel luglio precedente con l’accusa di estremismo, la sua condanna riflette la crescente sensibilità delle autorità russe alle critiche e all’opposizione, accentuata dalla recente invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022. Secondo le agenzie di stampa russe, due manifestanti che chiedevano la liberazione di Girkin sono stati arrestati dalla polizia fuori dal tribunale. La condanna di Girkin è stata notevolmente meno severa rispetto a quelle inflitte ad alcuni individui che hanno denunciato la guerra, come la condanna a 25 anni inflitta al leader dell’opposizione Vladimir Kara-Murza.

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