sabato, 28 Settembre, 2024
Sanità

Istituto Giovanni Paolo II di Bari, consegnati i contratti a tempo indeterminato a 15 ricercatori

All’Istituto Tumori di Bari si è svolta la cerimonia di consegna dei contratti a tempo indeterminato per 15 lavoratori, tra ricercatori e collaboratori, della ricerca sanitaria. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato alla cerimonia dell’Istituto Tumori di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Giovanni Paolo II”, quale hub oncologico centrale della Regione Puglia, nell’ambito dell’incontro dal titolo “Produzione, ricerca e prospettive”. Tra gli altri, hanno preso parte all’evento la dirigente del Ministero della Salute, Novella Luciani e l’Assessore Regionale alla Salute, Rocco Palese.

Piramide della ricerca

L’Istituto Tumori di Bari ha predisposto la trasformazione del contratto a tempo indeterminato del personale della cosiddetta ‘piramide della ricerca’, applicando quanto previsto da una recente legge nazionale sulla stabilizzazione dei lavoratori degli istituti di ricerca pubblici, grazie alla copertura finanziaria del Ministero della Salute. In particolare sono stati stabilizzati 5 collaboratori della ricerca sanitaria (4 data manager e un amministrativo) e 10 ricercatori sanitari (5 biologi, un medico, uno statistico, uno psicologo, un chimico, un bioinformatico). In assoluta maggioranza, si precisa nel comunicato stampa, sono le donne, 14 su 15, alcune delle quali vantano collaborazioni più che decennali con l’Istituto. Meno di un mese fa, altri 24 lavoratori, infermieri e altro personale del comparto sanitario, avevano ottenuto la stabilizzazione.

Grande lavoro di rafforzamento

“Queste ulteriori stabilizzazioni – ha dichiarato Michele Emiliano – testimoniano il processo di rafforzamento dell’Istituto Tumori di Bari. È un hub che ha bisogno di essere fortemente consolidato con il personale; essendo un IRCCS ha anche bisogno del ‘impact factor’, cioè la capacità di realizzare pubblicazioni scientifiche che abbiano un rilievo, altrimenti si rischia di perdere il connotato di Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico. E il Giovanni Paolo II sta facendo un grande lavoro di rafforzamento. Nulla si può fare sull’istante. Ci vogliono anni. Questo risultato – ha sottolineato il presidente della Puglia – lo abbiamo raggiunto con 20mila dipendenti in meno rispetto all’Emilia Romagna, con oltre 200 milioni di euro in meno all’anno dal fondo sanitario nazionale, con la metà degli ospedali, con la metà delle RSA e con tutte le difficoltà che ci sono per trovare medici bravi che vengano a lavorare al Sud. Grazie al lavoro svolto oggi la Puglia è un luogo attrattivo anche dal punto di vista lavorativo, ma spesso non è sufficiente per richiamare qui le star della medicina italiana ed europea. Alla fine, la forza di un ospedale sono le persone che ci lavorano, non certo solo le mura”.

Valore aggiunto a ricerca e assistenza sanitaria

“Una meravigliosa giornata di festa – ha affermato la dott.ssa Novella Luciani – perché traccia un momento importante, di riconoscimento, per chi ha lavorato in questi anni ed ha contribuito a far crescere un Istituto che è in evoluzione, che spinge sull’innovazione e offre risposte sempre più aderenti ai bisogni dei cittadini. Questo momento di riconoscimento è importantissimo perché si realizza un’osmosi dal paziente al ricercatore e al clinico, che rappresenta un valore aggiunto sia nella ricerca che nell’assistenza sanitaria”. L’assessore Palese ha aggiunto che “la Regione Puglia accompagnerà e sosterrà la fase di grande rilancio dell’Istituto barese, non solo dal punto di vista delle capacità assistenziali ma anche per la ricerca. Questa è la strada assolutamente da seguire. L’auspicio è che ci sia un ulteriore implementazione di queste attività”. Anche il direttore generale, Alessandro Delle Donne, ha parlato di “una bellissima notizia, un traguardo importante per tante valenti professioniste, colonne portanti di questo Istituto che, con il loro lavoro, hanno portato il nome dell’oncologico di Bari sulle più importanti riviste scientifiche e nei più prestigiosi consessi internazionali”.

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