venerdì, 18 Ottobre, 2024
Società

Allarme dall’Onu: i talebani starebbero imponendo restrizioni alle donne afghane single e non accompagnate

Un rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato lunedì, ha rivelato ulteriori restrizioni imposte dal regime dei talebani sulle donne afghane, particolarmente per coloro che sono non sposate o prive di un tutore maschio. Questa nuova ondata di limitazioni riguarda l’accesso al lavoro, ai viaggi e all’assistenza sanitaria, gettando un’ombra sulle promesse iniziali dei talebani di un governo più moderato. Nonostante le iniziali dichiarazioni di un approccio più moderato, i talebani stanno progressivamente escludendo le donne dalla partecipazione alla vita pubblica in Afghanistan. Il rapporto delle Nazioni Unite evidenzia la limitazione dell’accesso al lavoro, ai viaggi e all’assistenza sanitaria per le donne afghane non sposate o prive di un tutore maschio, chiamato mahram.

Funzionari del Ministero del Vizio e della Virtù, agendo come una sorta di polizia morale dei talebani, hanno consigliato a una donna di sposarsi se desiderava mantenere il suo impiego in una struttura sanitaria. Hanno dichiarato che era inappropriato per una donna non sposata lavorare in tali ambienti. Questo solleva preoccupazioni sulla discriminazione di genere e sulle barriere che le donne devono affrontare per partecipare pienamente alla società. Il codice di abbigliamento è diventato un altro strumento di controllo, con le donne che sono state arrestate per non aver rispettato le restrizioni sull’hijab secondo la rigida interpretazione dei talebani. Nel maggio 2022, un decreto ha imposto alle donne di mostrare solo gli occhi e ha raccomandato loro di indossare il burqa dalla testa ai piedi, simile alle restrizioni durante il precedente governo talebano dal 1996 al 2001.

Un orrore

Il portavoce dell’ONU, Stephane Dujarric, ha descritto la situazione come “orrore”, sottolineando la difficile realtà che le donne afghane devono affrontare. Il rapporto trimestrale della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan ha documentato questa oppressione, soprattutto nelle province come Paktia, dove le donne senza mahram sono state impedite di accedere alle strutture sanitarie dallo scorso dicembre.
Nonostante non esistano leggi ufficiali sulla tutela maschile in Afghanistan, i talebani hanno imposto restrizioni rigide, sostenendo che le donne non possono muoversi o percorrere una certa distanza senza un uomo imparentato con loro per sangue o matrimonio. Tre operatori sanitari sono stati addirittura arrestati lo scorso ottobre per aver lavorato senza il necessario mahram, rilasciati solo dopo che le loro famiglie hanno garantito che non avrebbero ripetuto tale “violazione”.

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