sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

Google licenzia diversi dipendenti nelle sue unità di assistenza vocale: spazio all’intelligenza artificiale

Il colosso tecnologico statunitense Google ha scosso l’industria annunciando un ciclo di licenziamenti che coinvolgerà centinaia di dipendenti nel suo team di vendita pubblicitaria, in particolare quelli del Large Customer Sales (LCS), dedicato alle grandi aziende. La decisione, comunicata martedì, avrà impatti globali e sottolinea la volontà dell’azienda di riorientare le sue risorse per affrontare le sfide del futuro. Il team Large Customer Sales, precedentemente focalizzato sul servizio alle grandi imprese, subirà una significativa riduzione, mentre l’attenzione si sposterà sull’unità Customer Solutions, che si occupa degli inserzionisti clienti di medio livello. Google prevede che questa unità diventi il principale motore di crescita per l’azienda nei prossimi anni. Questo annuncio segue il trend di ristrutturazione aziendale iniziato la settimana scorsa, quando Google ha annunciato licenziamenti in diverse altre divisioni, inclusi team di assistenza vocale, hardware (Pixel, Nest, Fitbit) e realtà aumentata. La società ha dichiarato che l’intenzione è quella di adottare software e automazione basati sull’intelligenza artificiale, aprendo la possibilità di ulteriori ridimensionamenti nel prossimo futuro.

Anche Amazon

Google non è l’unico gigante tecnologico a intraprendere azioni drastiche. La scorsa settimana, Amazon ha comunicato il licenziamento di diverse centinaia di dipendenti dalle sue attività di streaming e studio, insieme a oltre 500 lavoratori dalla piattaforma di streaming video Twitch. Inoltre, si è saputo che i manager dell’azienda stanno valutando le prestazioni dei dipendenti, alimentando speculazioni su possibili ulteriori tagli basati su queste revisioni. La tendenza ha coinvolto anche Meta, l’azienda dietro Facebook. La recente ristrutturazione ha toccato 60 lavoratori, principalmente in posizioni di responsabile del programma tecnico (TPM). Ciò potrebbe indicare una graduale eliminazione del ruolo del TPM, e i dipendenti interessati devono ora decidere se sottoporsi a un nuovo processo di colloquio o rischiare il licenziamento a marzo.

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