La polizia del sobborgo di Berkeley a St. Louis sta indagando su una sconcertante serie di scomparse che sembrano essere collegate a una presunta setta guidata da Rashad Jamal, un molestatore di bambini precedentemente condannato. Sei persone, tra cui una madre e suo figlio di tre anni, sono scomparse nel mese di agosto e sono ora ritenute seguaci di Jamal. Il capo della polizia di Berkeley, Steve Runge, ha dichiarato che Jamal, attualmente in carcere in Georgia per condanne relative a molestie su minori e crudeltà verso i bambini, sembra guidare una setta chiamata “Università dell’Intelligenza Cosmica”. Runge ha affermato che i sei scomparsi, incluso il nipote di ventisei anni di Shelita Gibson, Gerielle German, e il nipote di tre anni, Ashton Mitchell, sembrano essere diventati seguaci di Jamal. Il sito web di Jamal rivela che la sua setta è orientata a “illuminare le menti degli esseri carbonati, ovvero il popolo nero e latino della Terra”. Questa dichiarazione solleva preoccupazioni sulla natura delle pratiche della setta e sulla sicurezza dei suoi seguaci.
La preoccupazione
Shelita Gibson, la madre di Gerielle German e la nonna di Ashton Mitchell, ha espresso preoccupazione per il benessere dei suoi cari, dicendo: “Vorrei sapere se stanno tanto bene da poter dormire tranquilli la notte. Vorrei sapere che non hanno fame, che non hanno freddo, e che nessuno li costringa a fare cose che potrebbero pagarne le conseguenze in seguito”. Le sei persone scomparse, comprese Gerielle German, Ashton Mitchell, Naaman Williams, Mikayla Thompson, Ma’Kayla Wickerson e sua figlia di tre anni, Malaiyah, vivevano tutti in una casa in affitto a Berkeley prima di svanire nel nulla. La madre di Ma’Kayla Wickerson, Cartisha Morgan, ha dichiarato che non ha avuto contatti con sua figlia da agosto e ha espresso preoccupazione sul fatto che la debolezza della figlia potrebbe essere stata sfruttata online. Morgan ha affermato che sua figlia soffriva di depressione postpartum e aveva incontrato le persone scomparse su internet. In una recente intervista dal carcere con il St. Louis Post-Dispatch, Rashad Jamal ha negato di essere il leader di una setta, anche se nei video online si autoproclama regolarmente un dio, un profeta o un messia. Jamal ha sostenuto di essere un uomo innocente e ha negato di conoscere le sei persone scomparse dal sobborgo di St. Louis, attribuendo le accuse a una disputa sulla custodia dei figli