Alphabet sta capitolando nelle sedi giudiziarie su tre posizioni giudiziarie
1.PlayStore. E’ il luogo virtuale sul quale gli utenti Android trovano le app da scaricare. Peccato sia di Alphabet, cioè Google, cioè un privato. E quindi, su PlayStore Google decide quali app sia semplice trovare (e quali no). Per tale motivo 36 Stati Americani hanno avviato una causa (e non è da escludersi che gli altri si accodino in un secondo tempo). Il procuratore generale di New York nel 2021, quando tutto iniziò, dichiarava di intentare questo processo per mettere fine al “monopolio illegale di Google” e per “dare voce” a milioni di consumatori ed imprenditori. Molte imprese sviluppatrici che fanno concorrenza agli infiniti servizi offerti da Alphabet, di fatto, si trovano in competizione “col banco”. Google propone ben 700 milioni di dollari per chiudere la vicenda, di cui 630 milioni andranno ai consumatori e 70 milioni agli Stati che hanno avviato la causa.
2. I cookies. Un gruppo di consumatori californiani ha “scoperto” che Google, quand’anche si scelga la “navigazione in incognito”, comunque, fa uso di cookies e comunque traccia l’utente, seguendolo nelle pagine sui cui naviga in modalità nascosta. Ebbene, sono stati chiesti ben 5 miliardi di dollari di risarcimento. Su questo fronte si sarebbe dovuta tenere un’udienza nel prossimo 5 febbraio 2024, che non si terrà perché le parti si sono messe d’accordo sui soldi.. attualmente non è dato sapere se siano stati versati 5 miliardi di dollari di risarcimento..
3. il monopolio illegale. Le autorità federali americane stanno accusando Alphabet di aver violato norme antitrust e di praticare sul motore di ricerca Google esattamente le stesse discriminazioni descritte a proposito di PlayStore. Per concludere: è tipico degli americani avere un grande fiuto per gli affari, dove i margini di guadagno sono immensi, ed il settore del trattamento dei dati è rimasto fino a pochi anni fa, dal 1996, praticamente senza regole. Ora, che stanno arrivando regole, sanzioni e limitazioni a tutela del singolo individuo, tutto lentamente sta tornando alla normalità, dove i margini di guadagno non sono più infiniti. In California, si sa, i tramonti sono lunghi, carichi di intensità, quasi un rito: ebbene, probabilmente sulla Silicon Valley è iniziato un lungo e magico tramonto a tutto vantaggio di chi lo osserva. Speriamo.