La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annunciato di accettare il ricorso presentato da Starbucks contro una decisione giudiziaria che richiedeva alla catena di caffè di riassumere sette dipendenti presso uno dei suoi locali a Memphis, nel Tennessee. Questo caso rappresenta la prima volta che la Corte Suprema affronta un processo in corso legato alle attività sindacali di Starbucks. Il negozio di Memphis è uno degli oltre 370 locali Starbucks negli Stati Uniti ad essere sindacalizzati dal 2021, segnando un momento significativo per la catena che non aveva visto sindacalizzazioni per decenni. Il National Labor Relations Board (NLRB) degli Stati Uniti ha stabilito che Starbucks aveva licenziato illegalmente i dipendenti di Memphis nel 2022, presumibilmente per scoraggiare altri lavoratori dal sostenere la campagna sindacale.
Diritti violati
L’NLRB ha sostenuto che Starbucks avesse violato i diritti dei lavoratori e ha richiesto un’ingiunzione per costringere l’azienda a riassumere i dipendenti. Questa richiesta è stata accolta da un giudice distrettuale statunitense e successivamente confermata dalla 6a Corte d’Appello del Circuito degli Stati Uniti con sede a Cincinnati nel 2023. Starbucks, nel contestare la decisione, ha sostenuto che il 6° Circuito ha applicato un livello di prova troppo basso. L’azienda ha affermato di aver licenziato i dipendenti di Memphis per aver violato una politica aziendale sulla sicurezza, affermando che il negozio era stato aperto senza consenso e aveva consentito l’accesso ai giornalisti. Starbucks ha dichiarato di aver riassunto i sette dipendenti per conformarsi all’ordine del giudice distrettuale, ma ha comunque portato avanti il ricorso contro la decisione del 6° Circuito.