Nel corso di un discorso indirizzato ai partecipanti dell’incontro promosso dalla ‘Toniolo Young Professional Association’, all’interno della Sala Clementina in Vaticano, il Papa ha espresso preoccupazione per il benessere emotivo dei giovani di oggi, sottolineando il rischio di veder inaridire la vitalità della loro vita a causa delle crescenti pressioni e aspettative. “Molti giovani di oggi sembrano spremuti, fatti oggetto di prestazioni sempre più esigenti, rischiano di veder inaridire il succo della vita, quel sognare inquieto che chiede di sprigionarsi dai loro cuori”, ha dichiarato Francesco durante l’udienza.
Il Pontefice ha lanciato una sfida diretta ai giovani presenti, chiedendo loro se sognano e se provano inquietudine. Con inquietudine, ha sottolineato il pericolo di giovani abulici e anestetizzati, troppo impegnati nelle responsabilità quotidiane e distanti dalle esperienze che arricchiscono la vita. “È triste vedere giovani distesi sui divani anziché impegnati nelle scuole e nelle strade, ripiegati sul proprio schermo anziché su un libro o su un fratello bisognoso”, le parole del Pontefice. Ha dipinto un quadro di giovani professionali fuori, ma spenti dentro, che cercano rifugio nella ricerca del piacere a causa delle pressioni del dovere.
Importanza della creatività
Il Papa ha poi parlato dell’importanza della creatività e dello slancio giovanile per il rinnovamento della società. Ha esortato i giovani a portare il loro entusiasmo e la loro sete di verità nei luoghi in cui operano, incoraggiandoli a mettersi in gioco senza timore. “Perché i giovani sono le leve che rinnovano i sistemi, non gli ingranaggi che devono mantenerli in vita. Allora non trattenete il bene che siete, non abbiate timore di rischiare, perché è facendovi dono che vi scoprirete doni, doni unici e preziosi”, ha aggiunto Francesco.
La bronchite
Da segnalare che il Papa ha accusato un po’ di bronchite e difatti ha pronunciato a braccio poche parole durante la terza udienza della giornata legata al Simposio ‘Université des Communicants en Église’, tenutasi anch’essa in Sala Clementina. Francesco ha consegnato il testo ai presenti, indicando che nonostante la sua indisposizione, il messaggio che voleva trasmettere era comunque presente nelle pagine. I fedeli hanno risposto con un applauso rispettoso, mostrando comprensione per la decisione del Pontefice di prendersi cura della sua salute: “Grazie della vostra comprensione. E grazie di essere venuti. Grazie tante del vostro lavoro, perché non è facile comunicare, ma la prima cosa che fa una persona è comunicare. Da Adamo quando vide Eva, comunicò. Comunicare è la cosa più umana che esiste. Andate avanti su questo”.