Una Corte d’Appello Federale ha dato il via libera all’Alabama per far rispettare un divieto che proibisce l’uso di bloccanti della pubertà e ormoni nei trattamenti di giovani transgender al di sotto dei 19 anni. La decisione è giunta giovedì, accogliendo la richiesta dello Stato di sospendere un’ingiunzione preliminare che aveva temporaneamente bloccato l’applicazione della legge approvata nel 2022.
L’undicesima Corte d’Appello degli Stati Uniti aveva precedentemente stabilito che l’ingiunzione dovesse essere annullata, ma la decisione era stata temporaneamente sospesa mentre le famiglie con bambini transgender chiedevano un riesame dell’intera corte d’appello.
La decisione di giovedì consente ora al divieto di entrare in vigore, aprendo la strada a una discussione più ampia sulla validità della legge. Il procuratore generale dello stato, Steve Marshall, ha accolto la notizia definendola “una vittoria significativa per il nostro Paese, per i bambini e per il buon senso”.
Crimine punibile
L’Alabama Vulnerable Child Compassion and Protection Act, convertito in legge nel 2022 dalla governatrice repubblicana Kay Ivey, rende un crimine punibile fino a 10 anni di carcere per i medici che trattano persone sotto i 19 anni con bloccanti della pubertà o ormoni per aiutarli ad affermare la loro identità di genere.
Tuttavia, questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Le organizzazioni per i diritti delle persone LGBTQ+ e il Centro Nazionale per i Diritti delle Lesbiche hanno emesso una dichiarazione congiunta, sottolineando che il divieto danneggerà migliaia di adolescenti transgender in tutto lo stato. Sostengono che ciò metterà i genitori in una posizione straziante, impedendo loro di ottenere le cure mediche necessarie per i loro figli.
Attualmente, almeno 22 stati degli Stati Uniti hanno promulgato leggi simili che limitano o vietano trattamenti medici simili, molte delle quali sono oggetto di azioni legali.